Solo l’atelier dell’auto di Lapo Elkann poteva realizzare la Pandina Jones .
La Pandina Jones si basa sulla storica Panda di prima generazione, oggetto ormai di collezionisti ed appassionati di auto d’epoca.
Dopo aver ricevuto in dono cinque vecchie Panda 4 x 4, le ha rimesso a nuovo dopo una collaborazione con progettisti e designer di fama internazionale.
Sono stati creati cinque modelli, unici ed esclusivi: la Panderis sviluppata in collaborazione con Vitale Barberis, la Pandoro realizzata in collaborazione con la designer Marta Ferri, la Pand’Art con la collaborazione con Arthur Kar, la Panda perfetta per chi ambisce e sogna di essere un agente segreto ed in ultimo la P.J. realizzata con la collaborazione con la piattaforma social degli appassionati del Vintage Car.
Come si può evincere dal nome, la vettura si ispira all’archeologo dell’avventura della nota serie cinematografica: ed ecco la ruota di scorta montata sul tettuccio dell’auto e le griglie frontali con due grossi fari anteriori che affiancano i gruppi ottici della Panda.
Ma la novità più rilevante la nasconde il cofano : all’interno non c’è più il vecchio ed inossidabile motore da 900 cc ma un motore elettrico capace di farle raggiungere una velocità di 115 km/h con una autonomia di circa 100 km.
Il connettore per la ricarica è collocato sotto lo sportellino del tappo della benzina ed i tempi di ricarica possono variare dalle tre alle otto ore a seconda che la ricarica avviene da una colonnina stradale o dalla presa di corrente di casa.
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