Usi e vantaggi della realtà virtuale applicata all’industria automobilistica
La rivoluzione della realtà virtuale: ecco come la tecnologia sta cambiando l’industria 4.0.
A metà strada tra fantascienza e scienza, quello della realtà virtuale è un argomento da trattare con rispetto e anche con una certa cautela.
Si tratta infatti del concetto di un luogo altro, una “simulazione del mondo reale o di un mondo fantastico” in cui è possibile manipolare oggetti, compiere azioni pratiche e perfino sperimentare nuove forme di socialità.
In tempi recenti, l’enorme interesse mostrato dal pubblico, le potenzialità della tecnologia e i costi accessibili di kit e visori per la realtà virtuale come i famosi Oculus Rift e HTC Vive hanno acceso l’interesse dei migliori siti di divertimento online.
L’idea di fondo è quella di fornire un’esperienza inedita e stimolante, permettendo agli utenti di interagire e condividere le emozioni con altri gamers connessi nella stessa stanza virtuale. E grazie ai continui progressi della tecnologia, l’esperienza online è diventata sempre più realistica: non solamente per quanto riguarda la grafica, per esempio, dei videogames, dove i volti dei protagonisti paiono ormai scatti fotografici, ma anche per quanto concerne la pura esperienza di gioco.
Oggi è possibile godersi una partita a poker o a blackjack con un live dealer: un dealer in carne e ossa, per cui anche i più scettici e profondi amanti del casinò si arrendono alle realtà virtuali, ammettendone l’incredibile qualità.
Industria 4.0: la realtà virtuale applicata da BMW e Volkswagen
Se in campo videoludico le applicazioni sono evidenti, gli utilizzi della realtà virtuale nel settore della produzione industriale hanno avviato una vera e propria rivoluzione creando, per esempio, delle profonde trasformazioni nei modi in cui è concepito il lavoro e la produzione dei beni.
Il diffuso termine industria 4.0 indica proprio l’applicazione di nuove tecnologie all’interno della produzione industriale. In questa fase di profondi cambiamenti, la realtà virtuale svolge un ruolo determinate a livello del design dei prodotti, a livello di gestione della produzione e dal punto di vista del controllo della sicurezza.
Nell’industria automobilistica, per esempio, le applicazioni di questa nuova tecnologia sono innumerevoli.
A dimostrarlo sono gli utilizzi sempre maggiori operati dalle grandi case produttrici.
La bavarese BMW si avvale di HTC Vive per velocizzare il processo di concept dei veicoli e permettere agli ingegneri di proporre e apportare modifiche alle vetture in tempo reale e a distanza.
Il gruppo Volkswagen, invece, ha recentemente assunto lo sviluppatore di realtà virtuale David Kuri per portare la propria expertise nel neonato Virtual Engineering Lab, nuova divisione specializzata della casa tedesca.
Al momento, Kuri è già all’opera per creare una nuova automobile virtuale disegnando attraverso il “movimento nell’aria” dei controller.
Dal punto di vista della sicurezza, attraverso la riproduzione di un ambiente di lavoro perfettamente identico a quello reale, la realtà virtuale permette di valutare e ridurre i potenziali pericoli di alcune azioni e perfino simulare gli effetti fisici di un incidente automobilistico per mezzo di appositi strumenti di force feedback.
Infine, dal punto di vista della presentazione del prodotto finale, con la realtà virtuale è possibile creare dei veri e propri saloni in cui i potenziali clienti possono “entrare” e visionare l’interno delle vetture comodamente seduti sulle proprie poltrone.
Sebbene le aspettative di alcuni videogiocatori siano già state ampiamente soddisfatte e i numerosi progressi e applicazioni in vari settori industriali, allo stadio di sviluppo attuale, la realtà virtuale è ancora lontana dall’iconografia fantascientifica cara ai lettori del Neuromante di William Gibson.
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