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L’Arma dei Carabinieri sceglie Suzuki JIMNY

Tempo di lettura: 2 minuti

Suzuki Jimmy è fedele nei secoli!

L’Arma dei Carabinieri scegli Suzuki Jimmy come veicolo ideale per assicurare la piena operatività anche sui terreni più difficili.

Una flotta di 10 Suzuki Jimmy e 55 Ignis saranno allestite secondo le specifiche richiesta dall’Arma. 

Presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, è avvenuta la celebrazione e la consegna delle chiavi, Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia, è orgoglioso di questa “scelta” che testimonia la perfetta integrazione del marchio giapponese con il tessuto sociale italiano. 

Jimny metterà al servizio delle Forze dell’Ordine tutta la sua agilità e robustezza nei diversi compiti cui sarà chiamata, dimostrando la sua attitudine e l’impiego heavy duty. 

Allestimento specifico
La Suzuki Jimny allestita per l’Arma dei Carabinieri ha un equipaggiamento specifico. 

La livrea è quella tipica bicolore dell’Arma dei Carabinieri: Blu Arma per la carrozzeria, bianco per il tetto, su quest’ultimo sono stati montati due lampeggianti blu a LED provvisti anche della funzione di luci di crociera e un faro di ricerca a luce bianca, comandabile sia dall’interno che dall’esterno della vettura. 

Sotto il cofano motore è presente una sirena bitonale, mentre nel frontale spiccano due nano segnalatori a LED, incassati, di colore blu.

I comandi supplementari posti all’interno dell’abitacolo sono retroilluminati e montati al centro della plancia in posizione perfettamente raggiungibile da pilota e passeggero. 

I tappetini sono in gomma e le portiere sono provviste di supporti per le armi di ordinanza, con blocco a chiave. 

La dotazione supplementare prevede anche un estintore da 2 kg ed un set di catene da neve per le condizioni estreme (pneumatici M+S).

L’allestimento della vettura è stato realizzato dalla Focaccia Group.

A fronte di una simile configurazione restano sempre le straordinarie doti in off-road assicurate dalla Jimny.

Il suo motore da 1,5 litri, benzina, aspirato da 103 cavalli si rivela perfetto per ogni tipologia di impiego, la trazione ALL Grip Pro consente l’inserimento delle quattro ruote motrici e delle marce ridotte, il controllo della trazione LSD frena automaticamente le ruote che stanno slittando distribuendo la coppia. 

Per quanto concerne la Ignis, il suo motore da 1,2 litri Dualjet a iniezione diretta si integra alla perfezione con un’unità ibrida in grado di ridurre ulteriormente consumi ed emissioni. 

Sulla Ignis sono presenti avanzati sistemi di assistenza alla guida: attraverso due telecamere anteriori, la vettura giapponese monitora la distanza tra l’auto e gli oggetti circostanti, valutandone anche la forma. 

Questa tecnologia permette così di sfruttare tre sistemi di sicurezza attiva: attentofrena, guidadritto e restasveglio. 

Le Suzuki Ignis consegnate all’Arma dei Carabinieri sono dotate di trazione integrale 4×4 AllGrip Auto. 

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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