Suzuki con Rally Italia Talent 2019: sognare è possibile!
Il desiderio di molti, di tanti talentuosi piloti e non, che vorrebbero cimentarsi nel mondo dei rally e che purtroppo, a causa dei costi di partecipazione e soprattutto di gara, elevati, diventa irrealizzabile: da qui l’idea di un format vincente.
Nasce così il Rally Italia Talent , che in questa sua nuova edizione, complice anche la presenza di Suzuki Italia , rende possibile il tutto.
Una serie monomarca, un format decisamente vincente, divenuto ben presto popolare tra i giovani ed ambiziosi rallisti italiani.
L’occasione per la Stampa Automotive Italiana specializzata è di quelle da non lasciarsi perdere, per due giorni parteciperemo al Rally Italia Talent 2019.
Questione di adrenalina, di talento puro, di passione, di bravura,
Il saper cogliere i preziosi consigli che ci vengono dati da veri Campioni di Rally non è da tutti giorni, soprattutto se parliamo di Renato Travaglia , pluricampione italiano ed europeo di rally .
Grazie alla sua enorme esperienza, ci dispenserà preziosi suggerimenti…
Due giorni di full immersion dove impareremo anche a redigere le note, base fondamentale nei rally , dove proveremo in anteprima assoluta la nuova Suzuki Swift RS , vettura realizzata nelle colorazioni Aci Rally Italia Talent.
Presa di contatto con la Swift RS…
Le note, nel mondo dei Rally sono fondamentali, ma per capirne la vera essenza, bisogna dapprima comprendere in cosa consistono e la loro utilità.
Proviamo dapprima la Suzuki Swift RS .
Tra noi giornalisti, la competizione è pura, evidente, ma anche la voglia di apprendere nozioni e segreti del mestiere da veri Campioni.
Nel mini circuito allestito, quello della Super prova Speciale del Rally due Valli, teatro della sfida conclusiva del Campionato Italiano assoluto, realizzeremo due giri, uno di ricognizione, uno “tirato”.
La Suzuki Swift RS è stata spogliata del superfluo, ed allestita come un’autentica vettura da gara, con tanto di roll-bar, sedili sportivi e… cinture a quattro attacchi.
L’adrenalina sale, l’idea di poter tirare quel freno a mano, in entrata in curva è tanta, anche se servirà a poco…
Giro veloce, siamo competitivi noi di ReportMotori.it ma anche consapevoli che i colleghi sono altrettanto veloci.
Il regolamento parla chiaro: due piloti per ogni Team, la somma dei tempi di ciascuno dei due piloti sarà il tempo di riferimento, ogni birillo o barriera toccata, sarà calcolata come una penalità di 5 secondi, un’enormità vista la lunghezza del tracciato.
L’idea è di correre impostando linee pulite: nel giro di ricognizione bisogna valutare dove poter spingere ed i tempi di staccata,
Nel giro veloce proverò a usare il freno a mano, con scarsi risultati cronometrici.
E’ giunto il mio turno!
Valuto distanze, potenza del motore, coppia, il mille della Suzuki Swift RS è stato rivisitato nell’elettronica, eroga circa 140 cavalli, la stessa potenza della Sport.
A prova finita, capirò, anche dopo aver ascoltato i consigli di Renato Travaglia, che tirare il freno a mano (idraulico) qui, ha poco senso, bisogna sfruttare al massimo la larghezza della pista ed… evitare le penalità.
Da pilota a Navigatore
Per poter andare forte, per andare realmente al massimo, nel mondo dei Rally il ruolo del navigatore è fondamentale.
Siamo in sala riunione, con un professore d’eccellenza: Renato Travaglia ci spiegherà l’importanza delle note e il come redigerle.
Partiamo da un presupposto, le note servono a descrivere esattamente la pista, in tutte le sue particolarità, in tutte le sue criticità.
Dalle qualifiche alla gara, le condizioni, meteo e della pista, ma anche quelle della vettura, possono cambiare: le note servono esattamente a questo, a mettere in condizione il pilota, di andare forte sempre e comunque.
Da qui l’importanza di “disegnare” esattamente il tracciato, creando una sorta di “leggenda” dove inserire attraverso simboli e lettere, curve, frenate e potenziali situazioni di “pericolo”.
Destra, Sinistra, curve di 30, 45, 60, 90 gradi, curve strette, tornanti: nelle note le indicheremo con D, S, 1-2-3-4-5-6.
Potrebbe sembrare facile, penserete Voi, ed invece non è finita qui!
Immaginate di doverle leggere, di doverle scandire mentre il pilota è a tavoletta, mentre la strada è larga due metri, con un susseguirsi di curve, dove quell’ S1 significa giù il gas!
La ghiaia, ma anche il restringersi della carreggiata, la presenza di un qualsiasi riferimento, deve esser indicato nelle note.
Il navigatore, ci spiegherà Travaglia, ha il ruolo di indicare al pilota, cosa succede nell’immediato: pazzesco!
Pensate di dare in mano ad un vostro amico, navigatore, il compito di indicarvi, mentre state al massimo delle vostre potenzialità, mentre anche la vettura è al massimo delle sue performance, la curva successiva, in ogni condizione meteo, anche e soprattutto quando c’è la nebbia o… quando la situazione è totalmente diversa da quella del giorno prima.
Ecco perché si vince in Team: il pilota detta le note in fase di ricognizione, al Navigatore, lui in gara detta cosa deve fare al Pilota!
Incredibile…
Prove in pista
Appreso l’importanza delle note ora tocca impersonare il ruolo di Pilota e quello di Navigatore.
La vettura è una Suzuki Swift Sport, un’auto da poco più di 970 kg con un motore, turbo, da 140 cavalli.
Giro di ricognizione, stilo le mie note, il buon Luca, il mio compagno di squadra, segna il tutto su di un foglio: S, D3, S2, S2, S2…
Al traguardo effettuo il mio giro veloce, con le note che mi vengono scandite perfettamente e con la consapevolezza di quanto siano utili anche a noi che di certo non siamo Piloti da Rally.
Si invertono i ruoli, tocca al sottoscritto fare il Navigatore: difficilissimo scandire, leggere perfettamente ciò che si è scritto in tutt’altre condizioni ma…
Gara
Due giri, quattro in totale per ogni Team, con un time attack aggiuntivo.
Giochiamo il tutto per tutto, la nostra “parola d’ordine” è guidare puliti, il nostro must è il non prendere penalità.
Giù il gas a tavoletta, prima chicane, prima curva, prima staccata, il mio navigatore mi indica la S2 successiva, incredibile sapere cosa accade dopo e poter dare il massimo…
Vi sembrerà banale, ma provate a pensare che mentre Voi cercate di esprimere al meglio le vostre potenzialità al volante, c’è uno di fianco a voi, che non guarda la strada, legge…
Ci vuole fegato!!!
Tempo dei risultati…
Il cronometro detta legge in pista, non c’è storia, puoi usare quanta potenza vuoi, puoi usare freno a mano o esibirti in “violente staccate”, ma il verdetto è uno solo!
Il buon Mirko Dall’Agnola, Direttore Commerciale Suzuki Italia leggerà la classifica finale, partirà dal basso, dall’ultima posizione, fino ad arrivare al Team vincente.
Inutile dirvi che seppur compagni di lavoro ed amici, la competizione è di quelle… da veri Piloti.
Per ReportMotori.it ci sarà un ottimo piazzamento: un terzo posto che sicuramente non è una vittoria ma che non è neanche una sconfitta, perché del resto nessuno di noi partecipanti ha perso, qui c’è solo da imparare da veri Piloti Professionisti!
Marco Lasala
marco.lasala@reportmotori.it
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