Dalla Hertz arriva l'Alfa Giulia Grand Tour by Garage Italia
Quando un turista viene in Italia cos’è che apprezza di più?
La cucina, l’arte, la cultura…e le auto!
Hertz ha pensato di creare un servizio dedicato a tutta una serie di clienti che, in modo sempre più insistente e convinto, hanno esplicitamente chiesto di potersi mettere alla guida di un’auto italiana.
Di un’auto di lusso magari, tanto che il colosso dell’autonoleggio nato nel 1918 e che in Italia presenzia con 240 agenzie circa ha pensato di sviluppare un servizio ad hoc, proprio lungo lo Stivale: si chiama Selezione Italia .
In pratica offre la possibilità di noleggiare alcuni dei modelli che rappresentano al meglio il Made In Italy, con in più un trattamento esclusivo che parte dalla consegna in stalli riservati, alla scoperta dell’auto conservata sotto al telo protettivo, alla presenza a bordo di acqua, caramelle ed una lettera di benvenuto.
Insomma si tratta di una vera e propria coccola per i clienti più esigenti, con un servizio grazie al quale Hertz vuole elevarsi dal suo status di noleggio premium fino ad arrivare al lusso, come dimostra anche l’opzione di noleggio di modelli come Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio o 4C.
L’Italia è però meta di turismo, meta culturale che da tempo immemore attira persone, turisti da tutto il mondo.
D’altronde l’elevatissima concentrazione di siti patrimonio UNESCO che abbiamo sul nostro territorio la dice lunga su quanto chiunque venga da oltre confine (e magari anche chi è all’interno dei confini) abbia da ammirare.
E pensando ad arte e cultura Hertz ha coinvolto Garage Italia , la startup capitanata da Lapo Elkann, in un progetto che ha dato vita all’ Alfa Romeo Giulia Grand Tour .
Al momento sono 3 le vetture di questo genere e saranno presenti per essere noleggiate nelle città di Roma, Firenze e Milano già a partire dalle prossime settimane.
Vi starete ovviamente chiedendo cos’hanno di particolare e come mai hanno questo nome, giusto?
Ebbene dall’estro della Garage Italia è arrivato un wrapping blu lapislazzuli, un colore molto caro ai pittori poiché preziosissimo – in passato era ottenuto polverizzando il lapislazzuli – e dedicato al cielo e, solitamente, ai manti delle Madonne.
Non manca il logo di Selezione Italia con tanto di nome Grand Tour sui passaruota anteriori della berlina italiana, mentre tutto l’abitacolo ha assunto una colorazione blu a sua volta.
I sedili, la parte bassa della plancia, il poggiabraccio, il divanetto posteriore, l’interno porta.
Tutto è blu, meravigliosamente rivestito con Alcantara e soprattutto con cuciture gialle a contrasto, che dobbiamo ammettere si sposano perfettamente con l’aria che si respira nell’auto.
Se però dall’esterno, nonostante la colorazione e tutto ciò che si possa intravedere da finestrini, l’auto appare “normale”, la vera esperienza arriva quando, una volta saliti a bordo, si punta lo sguardo verso l’alto.
Il cielo dell’auto sembra un affresco vero e proprio, seppur sia un rivestimento.
Riproduce l’opera d’arte Apollo circondato dallo Zodiaco di Taddeo e Federico Zuccari.
In pratica con quest’auto si cammina all’interno di una vera e propria opera artistica, che celebra tutto il bello dell’Italia e permette di godere di uno spettacolo in via del tutto privata.
D’altronde il nome Grand Tour arriva proprio dal tour che i nobili rinascimentali si apprestavano a fare per accrescere la propria cultura ed accedere, per modo di dire, all’età adulta.
Tour che vedeva l’Italia come tappa imprescindibile e che garantiva uno stimolo infinito per la mente di coloro che non aspettavano altro che ufficializzare il proprio ingresso in società.
Claudio Anniciello
redazione@reportmotori.it
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!