Kia XCeed: il crossover sportivo coreano
Adesso potremmo dire che finalmente la famiglia Ceed è al completo, perché forse la Kia XCeed era il modello che mancava.
L’arrivo della Kia XCeed non era tanto scontata a dirla tutta, perché non è esattamente il primo modello a cui si potrebbe pensare, ma adesso che è stata lanciata possiamo dire che effettivamente era la ciliegina sulla torta.
L’idea di fondo è stata quella di avere un’auto grintosa, con un appeal coinvolgente, ma che allo stesso tempo potesse offrire anche la comodità di un crossover.
La nuova Kia XCeed è lunga 4.395 millimetri – poco più di 4 metri e 39 centimetri – ed ha un’altezza da terra che supera i 17 centimetri con i cerchi da 16 pollici, oltrepassando i 18 centimetri di luce con i cerchi da 18 pollici.
Sicuramente non numeri da fuoristrada puro ma nemmeno da berlina, ai quali però fa capo anche un’estetica che è tutto fuorchè piatta.
La griglia anteriore ricorda ancora il famoso Tiger Nose che ha da tempo contraddistinto le Kia, anche se con un profilo molto meno accentuato e con una piccola ala lungo la parte superiore.
Ed è proprio l’anteriore che mantiene il legame stretto con il resto della famiglia Ceed: i fari con luci di posizione a 4 punti, la forma del cofano ed il paraurti ricordano le forme già viste sulle sorelle.
Peccato per le luci fendinebbia però, molto belle nel design ma che sfigurano decisamente a causa della luce alogena al loro interno.
Un LED, così come usato per il resto della fanaleria, sarebbe stato molto più gradito.
La sinuosità delle linee trova la massima espressione nella vista laterale di questa nuova Kia XCeed , perché il montante A si collega al montante C praticamente con un arco continuo, senza interruzioni.
Un lavoro non da poco per i designer che però poi si sono sbizzarriti al posteriore.
Nuova, innovativa e che prende le distanze dalle Kia che conosciamo.
Se si guarda la XCeed da dietro è raccolta, con nuovi gruppi ottici a sviluppo orizzontale e fascione paraurti dal design completamente nuovo. Il tutto, ovviamente, non poteva che dare accesso ad un notevole bagagliaio da 426 litri.
Kia XCeed sembra però essere sinonimo anche di tecnologia e connettività.
In primis perché gli interni sono un tripudio di display, visto che la strumentazione è uno schermo da 12.3 pollici e l’infotainment da 10.25, poi perché chi acquista quest’auto può sfruttare il sistema UVO , che connette l’auto ad internet e permette di consultare il real time aggiornamenti sul traffico, meteo, prezzi benzina e simili.
Poi c’è quella che viene definita guida autonoma di Livello 2, cioè tutta una serie di sistemi di assistenza alla guida che sfruttano sensori e telecamere attorno l’auto per automatizzare una serie di funzioni.
Il mantenimento di corsia è uno di questi, ma c’è anche la frenata automatica d’emergenza così come il cruise control adattivo, il monitoraggio angolo cieco degli specchietti e l’avviso stanchezza conducente.
Se proprio dobbiamo trovare dei difetti a questa nuova nata dal brand coreano dobbiamo avvisare che il tunnel centrale non dona una sensazione di qualità alla pari del resto dell’auto, così come il piano per la ricarica wireless del telefono è tutto fuorchè comodo da usare, data la sua collocazione direttamente sotto al climatizzatore.
Nuova Kia XCeed viene offerta con 5 motorizzazioni già al lancio, che sarà alla fine di Settembre circa: tre benzina e due diesel. Nel primo caso sono 120, 140 0 204 i cavalli a disposizione dei turbo benzina, mentre i turbodiesel sono da 115 o 136 cavalli.
Tutte con l’opzione del cambio automatico DCT a 7 rapporti tranne il benzina 1.0 da 120 cavalli, che mantiene il manuale a 6 marce.
Arriverà in secondo momento anche una versione Mild Hybrid con impianto a 48V.
Claudio Anniciello
redazione@reportmotori.it
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!