Una concept car avventurosa: Skoda Mountiaq
Un pick-up frutto dell’estro e della bravura di 35 apprendisti designer che in otto mesi di lavoro hanno dato vita alla Skoda Mountiaq .
Una livrea “Sunset Orange”, una serie di accessori che le danno un chiaro aspetto off-road, la Skoda Mountiaq è una concept ma sembra pronta all’uso.
Un progetto vetrina caratterizzato da una pulizia stilistica incredibile.
Non è la prima volta che la casa automobilistica boema si avvale della collaborazione di futuri designers per realizzare un concept, anzi, è la sesta volta!
Una macchina dotata di tutto ciò che occorre per un impiego off-road: barre luminose sul tetto, assetto rialzato, protezione anteriore, verricello e scarico in alto.
Sono stati coinvolti designers provenienti da sette diverse scuole con differenti competenze ed artigianalità.
Notevole è la quota rosa, ben sei di loro sono Donne dall’eccezionale competenza tecnica.
Un pick-up gustoso, affascinante, ideale per essere utilizzato nella quotidianità ma anche per l’avventura.
Lunga 4,99 metri, larga 2 e con un passo di 2,788 mt, la Skoda Mountiaq pesa circa 2.450 chilogrammi.
Per migliorare la sua capacità in off-road, è stata maggiorata l’altezza: la base di partenza è una Scout, rialzata di ben 29 centimetri.
Nuovi anche i cerchi in lega, da 17 pollici “Rockstar II”, con pneumatici specialistici.
Per quanto concerne il motore, è stato scelto il corposo 2 litri TSI da 190 cavalli (140 kW).
Un pick-up dalla straordinaria capacità, con il baule appositamente allestito ed una capacità di illuminazione incredibile.
Come si suole ad una vera concept car, notevole è anche il suo impianto audio: i 2.000 watt erogati dagli amplificatori sono affiancati da un subwoofer altrettanto potente.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!