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McLaren 570S Coupé: welcome to paradise!!!

Tempo di lettura: 4 minuti

McLaren 570S Coupé

Ha un’estetica mozzafiato, delle linee che sembrano esser scolpite dal vento ed un nome che è quanto di più celebrativo e sportivo si possa trovare nell’automotive: queste le premesse della nostra prova su strada al volante della McLaren 570S Coupé . 

I numeri parlano chiaro: motore V8 TwinTurbo, 570 cavalli, 600 Nm di coppia massima, telaio monoscocca in fibra di carbonio, la McLaren 570S Coupé è una vera fuoriserie. 

Un compito difficile quello suo, più che altro perché porta un nome che è tutto un programma, ma non delude le aspettative, anzi, mostra tutto il suo carattere e la sua straordinarietà costruttiva in ogni condizione di utilizzo. 

Le concorrenti, soprattutto quelle europee sono agguerrite, dalla nuova Porsche 911 Carrera S alla Mercedes-AMG GT, senza tralasciare la Ferrari 488 GTB, la Lamborghini Huracán e l’Audi R8.

Senza contare che oltre continente c’è da metter in conto anche una certa Nissan GT-R ed una Chevrolet Corvette!

Cattiva nell’anima
Un 8 cilindri a V, una cilindrata di 3,8 litri, un biturbo benzina in grado di sprigionare una potenza massima di 570 cavalli a 7.400 giri al minuto, con una coppia di 600 Nm.

Trazione rigorosamente posteriore, cambio doppia frizione sequenziale a 7 marce, una trasmissione che in modalità Sport è fulminea nel passare al rapporto successivo o inferiore. 

Grazie alla monoscocca in fibra di carbonio, alla carrozzeria in alluminio ed al notevole e largo utilizzo di materiale composito per rivestire diverse parti della 570S Coupé , si è arrivati ad un peso di 1.359 chili!

Lunga 4,53 metri, larga 1,90, alta soli 1,2 metri, la McLaren 570S Coupé vanta prestazioni incredibili.

Nello 0-100 km/h impiega solo 3,2 secondi, nello 0-200 km,/h 9,6 sec mentre la sua velocità massima è di 328 km/h.

Dati alla portata di poche, pochissime supercar e che testimoniano una bontà progettuale che solo un marchio con una così profonda conoscenza automobilistica e sportiva è in grado di impartire ad un’auto… stradale. 

Estetica da McLaren
Attrae, lascia di stucco, conquista ma infonde anche un minimo di timore, perché quel nome che porta ha una storia importante. 

Bassa, acquattata, ha sbalzi da vera hyper car, con un cofano bagagli ( il motore è posteriore centrale), che si caratterizza per sottili nervature che danno anche risalto a gruppi ottici a LED che ritraggono l’emblema del marchio inglese. 

Un labbro inferiore pronunciato, due grosse prese d’aria sulle fiancate, un tetto, interamente in fibra di carbonio, spiovente che slancia l’intera vettura ed un retro che è un tripudio di sportività visto l’enorme estrattore aria.

A condire il tutto ci pensano i due terminali di scarico esagonali e quel “lunotto” che cela l’incredibile propulsore biturbo.

Che non sia una macchina normale lo si evince osservandola da ogni angolazione possibile, complice anche un’altezza da terra ridotta e le due portiere che si aprono verso l’alto, grazie ad un meccanico complesso quanto semplice nell’utilizzo.

Non c’è nulla di insensato, non c’è nulla che potrebbe stare ad un posto diverso, la McLaren 570S Coupé ha uno stile tutto suo, che la rende una mosca bianca anche nell’olimpo delle super sportive, dove spesso in virtù delle leggi che governano l’aerodinamica e dopo attente valutazioni nella galleria del vento, si cade nella banalità.

La McLaren ha stile, forme e presenza. 

Cockpit essenziale
Non ti aspetti lusso ma tanta concretezza eppure nell’abitacolo c’è tutto quello che serve, ovvio parliamo pur sempre di una coupé da oltre 300 km/h di velocità massima.

I sedili regolabili elettricamente ( il comando è presente sulla dx) sono dotati di due memorie, sono rivestiti in pelle ed hanno il guscio in fibra di carbonio.

La pelle riveste anche portiere e plancia e contribuisce ad elevare il senso di gradevolezza  all’interno di un abitacolo decisamente compatto. 

La strumentazione è totalmente digitale, lo schermo può essere configurato a proprio piacimento e riporta tutto ciò che si vuole sapere sia sullo stato vitale dell’auto sia sull’ambiente che circonda il veicolo, vista anche una telecamera retro dalla definizione particolare elevata. 

La console centrale è dominata dai comandi relativi alle impostazioni dell’Handling e Performance, sovrastati entrambi dal pulsante di accensione. 

Attraverso un comodo comando a leva è possibile accedere al completo menù e configurare, persino l’eventuale chiusura a distanza delle portiere, oltre ovviamente all’altezza da terra: in questo caso possibile alzare il muso della vettura di pochi centimetri, fino ad una velocità max di 60 km/h.

Il display centrale dell’infotaintment accoglie varie informazioni, dal sistema di navigazione satellitare al clima, alle app installate.

Prova su strada
Leggera, potente, assettata, la McLaren 570S Coupé ha dell’incredibile non soltanto per via del suo motore, un V8 biturbo da 570 cavalli, ma anche per via del suo equilibrio generale.

Fulminea nei cambi di direzione, stupisce il fatto che rollio e beccheggio sono del tutto assenti, complice un assetto tendenzialmente piatto, con una trazione da riferimento, soprattutto in uscita di curva, quando ti viene voglia di aprire il gas con le ruote posteriori che ti proiettano in un ‘altra dimensione.

Facile da guidare merita di esser condotta con la dovuta esperienza di guida perché ha dei limiti paragonabili a quella di un’auto da corsa.

Il cambio regala autentiche fucilate, il motore è un portento per potenza ma anche per erogazione: dolce in modalità totalmente automatica, cattivissimo in Sport. 

Il sound ai regimi più elevati diventa coinvolgente, lo sterzo è millimetrico. 

La McLaren 570S Coupé è una di quelle auto che ti permette concretamente di andare forte, ma anche di poter andare comodamente a spasso per la città, con il solo limite del non passare inosservati, perché al volante di questa sportiva inglese, sembra quasi di esser una star.

Anche questa è la magia di guidare un’auto non comune, una McLaren !

Marco Lasala
marco.lasala@reportmotori.it 

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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