Si disputerà questo fine settimana al Mugello il sesto appuntamento del Mondiale 2019 MotoGP.
Una gara dove i massimi esponenti del motociclismo mondiale saranno chiamati a dare il massimo: il Mugello ospita la MotoGP dal 1994.
Lungo 5,25 chilometri, il circuito italiano si caratterizza per frequenti cambi di inclinazione.
Se nelle curve in salita il rischio è di arrivare senza la necessaria velocità perché si è frenato troppo, in quelle in discesa c’è il pericolo opposto, ossia di finire nelle vie di fuga per aver staccato troppo tardi.
Il Mugello ha uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale, 1,141 metri, che mette a dura prova la potenza del motore e l’impianto frenante.
Quattordici curve, uniformi, che permettono all’impianto frenante di raffreddarsi nonostante l’elevata temperatura raggiunta solitamente dall’asfalto.
I tecnici Brembo indicano questa pista tra i circuiti mediamente impegnativi: in una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà pari a 3.
La velocità massima raggiunta delle MotoGP ha superato anche i 350 km/h contro i 270 km/h delle altre piste.
I freni vengono utilizzati 9 volte al giro, per un totale di 30 secondi.
La decelerazione media è di 1,11 g, identica a quella di Silverstone e Aragon.
Durante un giro al Mugello i piloti esercitano uno sforzo di oltre 36 kg sulla leva del freno.
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