Era il lontano 1956 quando Skoda inizia a sviluppare una monoposto da corsa, la 1100 OHC.
La veloce Skoda 1100 OHC era spinta da un quattro cilindri in linea con doppio albero a camme in testa da 1 litro di cilindrata.
Una potenza massima di 92 cavalli a ben 7.700 giri al minuto, una cavalleria per quel periodo incredibile da raggiungere.
Aveva un passo di 2,2 metri, una lunghezza di 3,88 metri ed una larghezza di 1,43 mt, un’auto bassissima se si pensa che la sua altezza era di soli 964 millimetri.
Pesava solo 550 chili, per una velocità massima variabile tra i 190 ed i 200 km/h a seconda della lunghezza dei rapporti scelti.
Un CX che per l’epoca non era niente male, complice anche i fari a scomparsa ed il piccolo plexiglass che assicurava una sufficiente protezione per il pilota.
Un telaio robusto, realizzato con una serie di tubi, saldati, per una maneggevolezza perfetta.
Considerato un peso del pilota intorno ai 75 chili, ed una ripartizione pesi quasi perfetta (49,7 all’anteriore e 50,3 al posteriore), le prestazioni della Skoda 11oo OHC erano vertiginose.
La casa automobilistica boema ha iniziato a sviluppare la biposto nella primavera del 1956.
Cerchi da 15 pollici a raggi con sospensioni a bracci longitudinali, rappresentavano per l’epoca una soluzione più che avanzata.
Skoda produsse negli anni successivi anche due Coupé OHC con corpo interamente in alluminio del peso di soli 618 chili.
I restauratori del Museo Skoda stanno lavorando intensamente alla ristrutturazione di una 1100 OHC Coupé.
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