Dal 4 al 7 ottobre si svolgerà in Sicilia la Targa Florio Classica , la competizione di regolarità per auto storiche che rievoca la corsa automobilistica più antica del mondo; voluta, finanziata e organizzata in origine dal magnate palermitano Vincenzo Florio con lo scopo di istituire un “criterio pratico ed esatto per valutare la vettura da viaggio”, la gara si è disputata, in diverse forme, a partire dal 1906.
Organizzata dall’AC Palermo, in collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, quest’anno la manifestazione vede la partecipazione, in qualità di Main Sponsor, del marchio Abarth, che vanta un legame speciale con la “cursa”.
FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA, ha selezionato tre esemplari Abarth della propria collezione per gareggiare nella Targa Florio Classica: l’Abarth 2400 coupé (1964), l’Autobianchi A112 Abarth 58 HP (1974) e la Fiat 500 (1974) elaborata con la nuova “Cassetta di Trasformazione Abarth Classiche 595”. Ciascuna rappresenta una delle tre grandi “categorie” di produzione di vetture stradali da parte del marchio: infatti, la 2400 carrozzata da Allemano è l’esempio concreto dell’abilità di Abarth quale costruttore in proprio di vetture granturismo di fascia alta.
Abarth 2400 coupé (1964)
Questo meraviglioso coupé porta la firma di Michelotti e fu presentato a Ginevra nel 1959. Si tratta di una versione Gran Turismo della Fiat 2100 che fu prodotta presso gli stabilimenti della carrozzeria Allemano dal 1962 al 1964, dapprima sotto il nome di 2200 coupé e nell’ultimo anno – quando fu realizzata su base Fiat 2300 – come 2400 coupé. Il 6 cilindri in linea della 2400, capace di erogare 140 CV, consente al modello di raggiungere una velocità massima di 200 km/h. La vettura è appartenuta a Carlo Abarth in persona.
Autobianchi A112 Abarth 58 HP (1974)
Presentata al Salone di Torino nell’ottobre 1969, l’Autobianchi A112 è una piacevole utilitaria di lusso, ideale per la città grazie alle dimensioni compatte. Molto interessante lo schema meccanico: il motore, anteriore, è derivato dal 4 cilindri ad aste e bilancieri della Fiat 850 ed è disposto trasversalmente; la trazione è anteriore e le sospensioni sono a ruote indipendenti. Nel 1971 debutta la A112 Abarth, versione sportiva studiata in collaborazione con la Casa dello Scorpione, che beneficia di un aumento di cilindrata, potenza e coppia. Le prestazioni, ovviamente, ne risentono positivamente: la A112 Abarth supera i 150 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in poco più di 12 secondi. Anche l’estetica della vettura viene modificata per darle una connotazione più sportiva: all’interno la strumentazione viene arricchita da contagiri, amperometro, manometro e termometro olio. I sedili sono avvolgenti ed il volante in alluminio a tre razze. Recentemente acquistato da FCA Heritage, l’esemplare che partecipa alla Targa Florio Classica appartiene alla seconda serie.
Fiat 500 (1974) elaborata con la “Cassetta di trasformazione Abarth Classiche 595”
Alla gara siciliana prenderà parte anche una storica Fiat 500 elaborata con la “Cassetta di trasformazione Abarth Classiche 595”. La 500 – una vera e propria “vettura laboratorio” allestita appositamente da FCA Heritage per testare la replica della cassetta di trasformazione – sarà collaudata da un esperto d’eccezione: il pilota Eris Tondelli, che è stato coinvolto nello sviluppo di queste vetture in Abarth negli anni Sessanta..
La cassetta di trasformazione replica il medesimo kit che fece la storia di Abarth e lo consacrò come il marchio che inventò l’elaborazione di vetture destinate alla produzione di massa. In dettaglio, sono inclusi nel nuovo kit: canne e pistoni di diametro 73,5 mm, serie molle valvole, albero a camme, guarnizione testa, coppa olio, carburatore Weber 28, scarico completo e relative staffe di fissaggio. Tutti i componenti sono inseriti in una cassa di legno dedicata, riprodotta con le grafiche ispirate all’originale e con il sigillo Abarth Classiche che garantisce un prodotto progettato e realizzato nel rispetto della più pura tradizione sportiva dello Scorpione.
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