Chapeau per Daniel Ricciardo e la sua Red Bull , il binomio perfetto che ha sbancato al Principato di Monaco nel Gran Premio di Montecarlo .
Bisognerebbe togliersi non uno ma anche due o tre cappelli di fronte alla bravura di questo simpatico pilota australiano che ha conquistato a Montecarlo la sua settima vittoria in carriera. Una dimostrazione di forza quella di Ricciardo che pareggia con Vettel ed Hamilton il conteggio delle vittorie nel 2018.
Sul podio assieme al pilota Red Bull, al secondo posto Sebastian Vettel (Ferrari) e terzo, Lewis Hamilton (Mercedes), così come erano partiti dalla griglia di partenza.
Dietro ai primi: al quarto posto Raikkonen, al quinto Bottas, poi Ocon, bravo e veloce con la Force India ma che ha palesemente dato strada ad Hamilton e Bottas, seguendo un vero ordine di scuderia calato dall’alto della cabina di regia diretta da Toto Wolff. Davvero un colpo basso per tutta la F1, visto che, almeno non ufficialmente non fanno parte della stessa scuderia. Poi, fra i migliori in pista Pierre Gasly al settimo posto con la Toro Rosso, all’ottavo Hulkenberg su Renault e al nono Verstappen, partito dall’ultima casella ed autore del giro più veloce e di due sorpassi magistrali che hanno vivacizzato la corsa che, dal punto di vista delle emozioni ha offerto poco. A chiudere la top ten Sainz con la Renault.
La gara – Dal primo all’ultimo giro Daniel Ricciardo è rimasto al comando mantenendo e poi aumentando il divario nei confronti di Vettel e Hamilton. Le hypersoft del primo stint della Red Bull hanno risposto meglio rispetto a quelle di Ferrari e Mercedes e al pit stop Ricciardo aveva quattro secondi su Vettel. Il tentativo di undercut del pilota di Maranello non è andato a buon fine e dopo la sosta Ricciardo è rimasto al comando. A metà gara sulla monoposto numero 3 di Milton Kyenes c’è un problema tecnico ma dai box dicono a Ricciardo di stare concentrato, di non fare nulla e portare a casa la vittoria e lui esegue alla lettera.
Nel finale di gara gli unici episodi degni di nota sono, il ritiro di Fernando Alonso, abbandonato dal cambio della sua Mclaren Renault quando era in zona punti, e poi lo strike di Leclerc con la Sauber, che ha centrato la Toro Rosso di Hartley all’uscita del tunnel, causando il regime di virtual safety car che ha ulteriormente aumentato il distacco tra Ricciardo e Vettel.
Al termine del GP di Montecarlo si delinea un mondiale quanto mai incerto con tre piloti e tre top team al vertice, Red Bull, Mercedes e Ferrari. Adesso il mondiale piloti vede Hamilton al comando con 110, secondo Vettel con 96, terzo Ricciardo con 72, poi Bottas a 68, Raikkonen con 60. Quello costruttori: Mercedes 178, Ferrari 156, Red Bull 107, Renault 46. Prossima gara tra due settimane in Canada.
a cura di Carlo Rallo
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