Il Campionato del Mondo Superbike sosta al Motorland Aragon
Disegnato dall’architetto tedesco Hermann Tilke, in collaborazione con il pilota di Formula 1 Pedro De La Rosa, è stato inaugurato il 6 settembre 2009; ha iniziato ad ospitare il Mondiale Superbike nel 2011.
Con 5.077 metri di lunghezza e dai 12 ai 15 metri di larghezza, il tracciato è identico a quello usato dalle MotoGP . Le Superbike sono però più lente di 2 secondi e 7 decimi: l’anno scorso Chaz Davies realizzò la Superpole con un tempo di 1’49’’319.
La pista, considerata abbastanza tecnica, è piuttosto impegnativa per i freni poiché soprattutto nella prima parte non permette un buon raffreddamento dei dischi in acciaio: in quella sezione la sequenza serrata di staccate può mettere in crisi i freni.
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 16 piloti del Mondiale Superbike, il MotorLand Aragón è un circuito impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, eguagliato da Magny-Cours e Villicum.
L’impegno dei freni durante il GP
In 10 delle 17 curve della pista le Superbike fanno ricorso ai freni. La presenza di un rettilineo d’arrivo di 630 metri e di altri più brevi che si concludono con curve secche moltiplica i tempi di frenata: per la prima volta quest’anno i piloti frenano per oltre mezzo minuto al giro, per la precisione per 31 secondi. Nei 18 giri i freni sono usati per quasi 9 minuti e mezzo, un valore decisamente alto per gare che durano 33 minuti e mezzo.
L’alto numero di curve ravvicinate della prima parte della pista comporta una decelerazione media piuttosto contenuta: solo 1,13 g, a fronte degli 1,24 g della pista thailandese che ha ospitato il round precedente. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8 quintali e mezzo, equivalenti al peso di 91 prosciutti interi Jamón de Teruel.
Le frenate più impegnative
Delle 10 frenate del MotorLand Aragón , 3 sono considerate altamente impegnative, per i freni mentre 6 sono di media difficoltà e una sola è light.
La più dura in assoluto è l’ultima curva perché le Superbike vi arrivano dopo aver percorso un rettilineo lungo 968 metri: dai 305 km/h frenano per 3 secondi e mezzo per impostare la curva a 150 km/h. Durante la frenata subiscono una decelerazione di 1,5 g, cioè 0,28 g in più di quella che fa registrare una Porsche 911 GT3 RS 4.0 in frenata partendo da 100 km/h.
I 203 metri di questa frenata sono inferiori solo ai 213 metri della frenata alla prima curva, equivalenti a due volte la lunghezza del campo da gioco dell’Estadio de la Romareda della vicina Saragozza. Alla prima curva le Superbike passano da 271 km/h a 90 km/h in 4,5 secondi mentre l’impianto frenante raggiunge una pressione di 11,7 bar, ossia quasi il doppio della pressione di una bottiglia di champagne.
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