A Firenze il car sharing è firmato Adduma Car
L’obiettivo di una delle città più belle e storiche di Italia, Firenze , è di ridurre del 20% le emissioni entro il 2020, favorendo la mobilità elettrica e pedonale.
Con Adduma Car si va oltre, dopo la fornitura dei mezzi privati, elettrici, oggi a Firenze, si pensa anche alla logistica, attraverso una serie di vetture elettriche al 100%. Un’opportunità che favorisce la grande riduzione delle emissioni e che sarà adeguata a seconda della richiesta dei cittadini.
Un ulteriore passo verso un’offerta sempre più ampia, dai privati alle attività commerciali.
Trentadue auto firmate Renault ed otto mezzi commerciali sempre del marchio francese, nel centro storico di Firenze si procederà alla totale elettrificazione dei veicoli, dando ampio spazio al car sharing.
Incrementare lo sviluppo delle auto elettriche, favorire gli spostamenti all’interno delle città con mezzi che rispettano l’ambiente.
Antonio Campione (Amministratore delegato Adduma Car): “Una start-up siciliana, innovativa che opera nel settore dell’efficientamento energetico da anni. “Adduma” in siciliano significa accendi, quindi l’idea di base è quella del car sharing low cost. Il costo della mobilità nelle famiglia incide tantissimo, a Firenze viene presentato per la prima volta un sistema di car sharing di veicoli commerciali a flusso libero, auto elettriche che possono esser lasciate liberamente nel perimetro cittadino. Firenze sarà solo la base di futuri ampliamenti che vedranno Adduma nei prossimi mesi, implementare la propria attività. Firenze è una città sensibile all’emissione di CO2. Iniziamo con 40 veicoli, nel primo trimestre del 2018, si punta ad arrivare ai 100 veicoli sempre totalmente elettrici. L’interazione con le esigenze del personale delle principali aziende che operano sul territorio, permette di mettere sul mercato la giusta offerta. I giovani, oggi, non utilizzano più un’auto personale, la possibilità di poter utilizzare una vettura a noleggio, favorisce il loro spostamento. Adduma Car punta sui giovani, sui neopatentati, perché con loro si può creare la cultura della mobilità elettrica”.
Dianamaria Pacchioni (Head ENEL): “In assenza di infrastrutture si ha paura di acquistare un’auto elettrica. I comuni possono aiutare moltissimo nello sviluppo dell’elettrificazione. I fattori che bloccano il noleggio di un’auto elettrica, sono oramai superati, il 60% degli utilizzatori di auto elettrica, ricaricano l’auto in garage. Un cambiamento di abitudini! Il costo dell’auto elettrica sta diminuendo, l’obiettivo è di raggiungere il prezzo di un auto endotermica. Ogni anno il costo dell’auto elettrica diminuisce ogni anno del 13%. L’acquisto di un’auto elettrica è sempre più lontana, se in passato si voleva acquistare un veicolo oggi passa in secondo piano questa esigenza. I giovani di oggi vogliono essere ecosostenibili, migliorando il mondo del domani. Zero emissioni locali, significa, zero impatto ambientale. L’assenza di colonnine è un ulteriore freno nel car sharing elettrico, bisogna studiare i percorsi più intrapresi dagli utenti, ponendo dei punti di ricarica, in modo da favorire l’elettrificazione. Lo studio dei dati permette di efficientare le flotte. In Italia sono solo 10.000 le auto elettriche ed i quadri cicli, che ad oggi, circolano. Tra il 2016 ed il 2025 ci sarà una crescita del 55%.”
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