Una regina indiscussa degli anni ’90, una berlina che all’epoca faceva sognare chi amava le prestazioni pure ma anche chi cercava un qualcosa fuori dal coro: la Opel Omega Lotus era una vera e propria belva da strada!
Si basava sulla carrozzeria della Omega ma aveva un cuore totalmente diverso, un potente sei cilindri che forte della presenza di due turboompressori, regalava potenza e coppia in abbondanza: la Opel Omega Lotus era un autentico sogno sulle quattro ruote.
Fu realizzata dalla Opel in collaborazione con la Lotus, azienda quest’ultima che in quegli anni era sotto l’orbita della General Motors, si pensò dapprima di equipaggiarla con il potentissimo motore della Corvette ZR1, ma vista la riuscita improbabile dell’operazione, si pensò di lavorare sul sei cilindri da tre litri presente in casa Opel.
Corsa allungata, due turbine Garrett T25, intercooler aria-acqua, radiatore dell’olio e differenziale posteriore Holden, la Opel Omega Lotus non aveva nulla da invidiare ad un’autentica macchina da corsa, grazie anche ad una carrozzeria modificata e vitaminizzata.
Un look cattivissimo, con un frontale reso grintoso da un paraurti con enormi prese d’aria, i passaruota erano stati modificati e maggiorati per accogliere pneumatici extra-size mentre al posteriore figurava un enorme alettone.
Il cambio era manuale a 6 marce, il motore vantava una potenza massima di 377 cavalli e una coppia di 557 Nm a 4.200 giri al minuto: nello 0-100 impiegava solo 5,4 secondi e la sua velocità massima superava i 280 km/h.
La Opel Omega Lotus venne costruita in circa mille esemplari: oggi è un oggetto da intenditori!
a cura di Marco Lasala
marco.lasala@reportmotori.it
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