Michele Pirro era ai box della sua scuderia, il Ducati Team, pronto ad entrare in pista se l’eventualità avesse reso necessario il suo impiego.
Così è stato e la defezione di Andrea Iannone, numero 29 della squadra di Borgo Panigale, ha decretato il cambio in sella alla DesmosediciGP per il secondo Gran Premio consecutivo.
Andrea Iannone, vittima di una lesione alla terza vertebra, abbandona a causa del troppo dolore sofferto in FP1 per riprendersi completamente in vista del lungo e impegnativo triplete asiatico.
Al suo posto corre Pirro che mette a referto il quindicesimo tempo delle prime libere, il pilota pugliese era stato convocato ad Aragon a causa delle incerte condizioni fisiche del collega che nel giovedì prima del GP aveva avuto l’ok dei medici ma la pista ha detto l’ultima parola.
Michele Pirro, che non aveva mai girato su questo circuito con una MotoGP, ha preso fiducia giro dopo giro ed ha chiuso la sessione in 1:49.678s.
Michele Pirro: “Ormai quest’anno le sto provando un po’ tutte! Sono arrivato qui stamattina, sperando che Andrea avrebbe potuto farcela a disputare tutto il weekend, e invece dopo il primo turno ha dovuto rinunciare. In frangenti come questi la Ducati dimostra di essere una squadra vera, perché nel momento del bisogno siamo tutti pronti e ci mettiamo a disposizione del team. Era da cinque anni che non venivo su questa pista e non me la ricordavo così difficile, anche perché non avevo mai girato qui con una vera MotoGP. Al momento ho fatto solo la seconda sessione e sto cercando di riordinare le idee, ma credo che domani capiremo quale può essere il nostro potenziale già dalle FP3”.
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