X

Usiamo i cookie per fornirti un'esperienza migliore sul nostro sito web.

Squalifica per Michele Pirro e Ducati nel CIV SBK

Tempo di lettura: 5 minuti

La Commissione Sportiva Nazionale, a seguito di verifiche tecniche effettuate sulla Ducati di Michele Pirro (CIV SBK – Barni Racing Team), ha richiesto al Giudice Sportivo Nazionale la squalifica del pilota e la revisione delle classifiche CIV SBK 2016 in quanto è stata riscontrata una non conformità della suddetta moto con gli articoli 9.2.1 e 9.2.3 dell’annesso velocità RTSBK 2016, con particolare riferimento alla lavorazione delle sedi valvole del motore.

A seguito di tale non conformità il Giudice Sportivo Nazionale ha deliberato, come da regolamento, l’estromissione del pilota dalla classifica dei round 1,2,3,4,6 del CIV SBK 2016.

Ecco la sentenza

Sulla istanza della C.S.N. del 31.8.2016, avanzata all’esito delle verifiche tecniche effettuate sul motore del pilota Michele PIRRO (nato a San Giovanni Rotondo (FG) il 5.7.1986 ed ivi residente alla via XXXXXX tesserato e licenziato 2016 con il M.C. “G.S. FIAMME ORO” con tessera n. 16021591 e licenza VS Senior Velocità n. 0002780Z), con cui lo stesso ha partecipato ai rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, cl. Superbike e contenente richiesta di esclusione dello stesso dai rounds citati, per le irregolarità riscontrate sul predetto motore, con ogni conseguenza sul punteggio acquisito, nonché di autorizzazione di modifica delle relative classifiche.

Il G. S .N.

– letta la richiesta della C.S.N.;
– letti gli atti ad essa allegati;
– letta la relazione tecnica di Daniele Infante;
– letta la norma di cui al R.M.M., artt. 9.2.1. e 9.2.3 dell’annesso Velocità RTSBK 2016;

OSSERVA
La richiesta, nei termini prospettati dalla C.S.N., è fondata e, pertanto, va accolta. Invero, l’esame della documentazione acquisita agli atti del procedimento, ivi compresa la relazione tecnica del membro del Comitato Tecnico F.M.I., Daniele Infante, incaricato dal competente C.T. perché effettuasse le verifiche tecniche successive alla gara, ai sensi dell’art. 42.1 R.M.M., nonché della normativa di riferimento, consente a questo Giudice di accogliere le istanze ivi contenute, per i motivi che appresso si spiegheranno.

Come già evidenziato, a seguito dei dovuti accertamenti compiutamente descritti nella relazione tecnica del Commissario Infante, la medesima C.S.N., in data 31.8.2016, ha espresso, dunque, il proprio parere e ha rilevato che il motore con il quale il Pilota Michele PIRRO aveva disputato i rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, classe Superbike, non poteva considerarsi conforme alle caratteristiche previste dal Regolamento Annesso RTSBK 2016 (artt. 9.2.1 e 9.2.3), essendo stata riscontrata, nel caso di specie, «una lavorazione delle sedi valvole con eliminazione di uno “scalino”», presente, invece, sia sulle teste motore di altro concorrente sottoposto alla medesima verifica tecnica successiva, che sulle teste motore master prelevate in F.I.M. ed in Ducati (quale casa costruttrice del motore stesso), «con asportazione di materiale quantificabile in almeno 1 mm di diametro (applicando le tolleranze massime più favorevoli al pilota)».

Sul punto, può considerarsi pienamente esaustiva e condivisibile la relazione tecnica a firma del Membro del Comitato Tecnico F.M.I., Daniele Infante, investito delle suddette verifiche: invero, detto elaborato descrive, con dovizia di particolari, il procedimento di comparazione tra i motori con cui i due piloti sottoposti a verifiche tecniche (PIRRO e BAIOCCO) hanno gareggiato nel C.I.V., Cat. Superbike, le teste motori omologate per la partecipazione ai Campionati Superbike, ossia, quelle master – in possesso della Federazione Motociclistica Internazionale – e quelle prodotte dalla Ducati, quale casa costruttrice di entrambi i motori in uso ai piloti, innanzi citati e, come detto, sottoposti a verifiche, nonché il relativo esito. Ebbene, alla stregua dei dati tecnici contenuti nella relazione predetta, è stata riscontrata una irregolarità sul motore con cui il pilota PIRRO ha gareggiato nei rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, cl. Superbike, ai sensi degli artt. 9.2.1 e 9.2.3 del Regolamento Annesso RTSBK 2016, consistente nella assenza di uno “scalino” nelle sedi valvole e nella mancanza di materiale nella testa per almeno 1 mm di diametro, in considerazione del regime di tolleranza da applicare nelle diverse comparazioni. O meglio, la asportazione di materiale riscontrata sul motore predetto, è pari – addirittura – ad 1,4 mm se rapportata alla testa master FIM n. 3, che, secondo quanto descritto nella relazione tecnica a firma del C.T. Infante, è da considerarsi come il «master riconosciuto ufficialmente come tale, (…), depositato da Ducati in fase di omologazione presso FIM stessa della Panigale 1199 R 2015», quindi della motocicletta con cui il pilota Michele PIRRO partecipa al Campionato Italiano Velocità 2016.

Le caratteristiche tecniche innanzi descritte, sono presenti, invece, sia nelle teste di comparazione F.I.M. e Ducati all’uopo utilizzate, che nel motore dell’altro pilota sottoposto alla medesima verifica tecnica (BAIOCCO). Di conseguenza, il motore con cui il pilota PIRRO ha gareggiato nei rounds del C.I.V. 2016 in precedenza richiamati, è da considerarsi non conforme agli artt. 9.2.1 e 9.2.3 del Regolamento Annesso RTSBK 2016, nonostante sia stata debitamente considerata la tolleranza massima più favorevole al pilota stesso. Analogo discorso non può farsi, invece, per il round 5 del C.I.V. 2016, classe Superbike, disputato dal PIRRO in data 30 luglio 2016 a Misano Adriatico. Invero, in tale occasione, il team BARNI per cui il PIRRO gareggia – in considerazione del fatto che la vigente normativa C.I.V. prevede l’utilizzo di un massimo di tre motori a stagione – ha ottenuto la punzonatura di un secondo motore: sino ad allora, il medesimo team aveva richiesto ed ottenuto la punzonatura di un unico motore, ossia quello sottoposto a verifiche ed utilizzato nei primi 4 rounds e nel sesto. Infatti, dal momento che al termine del round 5 del C.I.V., il 30 luglio 2016, non sono state effettuate verifiche tecniche post gara nella classe Superbike, non vi è la certezza che anche tale quinto round sia stato disputato dal PIRRO con il medesimo motore sottoposto a verifiche dopo la conclusione del round 6, effettuate dal 31 luglio 2016 in poi e conclusesi a seguito del complesso procedimento descritto nella relazione tecnica del C.T. Infante, all’uopo incaricato, allegata agli atti di ufficio e più volte richiamata. In altri termini, il motore risultato irregolare a seguito degli accertamenti citati, è stato utilizzato dal pilota Michele PIRRO per disputare i primi 4 rounds del C.I.V., in quanto – sino a quel momento – era stato l’unico motore punzonato su richiesta del team BARNI, e il round n. 6, al termine del quale, a partire dal 31 luglio 2016, lo stesso è stato sottoposto a verifiche tecniche ed è risultato essere quello punzonato fin dall’inizio; per ciò che concerne il round n. 5, precedentemente al quale il team BARNI aveva ottenuto la punzonatura di un secondo motore, in assenza di ogni verifica tecnica al riguardo, esso può considerarsi validamente disputato dal pilota PIRRO medesimo.

Ciò detto, alla luce delle suesposte considerazioni e conformemente alla relazione tecnica già citata, il pilota Michele PIRRO va escluso dai rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, cl. Superbike. Tanto comporta, di conseguenza, l’annullamento del punteggio dallo stesso ivi acquisito e la correzione delle relative classifiche.

 

Altri articoli...