Hamilton vince ancora in Germania. Le Ferrari sempre in difficoltà
Come in Ungheria, il campione del mondo in carica è partito bene, superando subito Rosberg ed è arrivato al traguardo senza troppi patemi, riuscendo ad aumentare il distacco nella classifica del campionato piloti prima della pausa estiva. Molto male l’altro pilota della Mercedes Rosberg, incapace di reagire e superato anche dalle Red Bull di Ricciardo e Verstappen che hanno completato i gradini del podio. Quinta e sesta le deludenti Ferrari di Vettel e Raikkonen che, al termine di una gara anonima, si sono viste superare nella classifica costruttori dalle ben più performanti monoposto austriache.
“In gara di solito siamo più veloci rispetto alle qualifiche ma oggi il quinto e sesto posto erano il massimo ottenibile”. Così il pilota della Ferrari Sebastian Vettel ha commentato deluso il risultato in gara benedicendo la pausa estiva in arrivo e sottolineando come la prima parte della stagione non abbia assolutamente rispettato le aspettative. Amaro anche l’altro pilota Raikkonen che ha sottolineato come con questa monoposto sia impossibile fare di più e come siano necessari miglioramenti in tutti i settori, da quello della velocità a quello del carico aerodinamico.
Una crisi, quella delle rosse di Maranello sancita ufficialmente anche dai bookmakers con il noto sito di scommesse sportive William Hill che non si sbilancia con le quote ma indica come favorito per il campionato Hamilton (superato Rosberg anche tra i bookie) e, per la classifica costruttori, piazza dopo le inarrivabili Frecce d’Argento, le RedBull del giovane Verstappen e dell’australiano Ricciardo, ormai indicate da tutti come seconda forza del campionato. Nella classifica costruttori, in ogni caso, anche i bookmaker vedono possibilità per la Ferrari: quanto meno la rossa di Maranello e la Red Bull si possono giocare la seconda piazza, mentre la Williams, che pure a Hockenheim aveva una pista favorevole alle sue caratteristiche, ha ormai quote altissime e non riuscirà con ogni probabilità nemmeno a competere per il podio.
Terzo gradino del podio che in ogni caso va strettissimo per la rossa di Maranello e in casa Ferrari ci si interroga sulle ragioni di questa crisi profonda con il progetto della SF16-H partito con grandi obiettivi e rivelatosi, gran premio dopo gran premio, un grande fallimento. Nonostante gli sforzi di Vettel e Raikkonen, i meno colpevoli di questo momento no, non si riesce a trovare la strada per riuscire almeno a tornare al secondo posto della classifica costruttori. Intanto è stato sostituito il capo progettista Allison, padre della monoposto in pista in questa stagione ed al suo posto è arrivato Binotto, ingegnere già da anni nel box delle rosse. Ma basterà per un’inversione di rotta, seppur non definitiva? In Formula 1, si sa, non è facile cambiare drasticamente il progetto durante la stagione ed ancora nessuno sa se a Maranello hanno già deciso di fermare lo sviluppo della macchina per questo campionato per concentrarsi sulla prossima.
Ma il team principal Maurizio Arrivabene ha messo a tacere tutte le speculazioni sulle prossime mosse delle Ferrari promettendo di non arrendersi fino all’ultima bandiera a scacchi della stagione. Intervistato al termine della gara, Arrivabene ha sottolineato come nel week-end tedesco siano tornati a galla contemporaneamente tutti i problemi irrisolti nel corso della stagione, che i piloti si stanno impegnando al massimo riuscendo a mascherare alcuni di questi problemi e che non è possibile pensare che Binotto li risolva tutti in 20 giorni, quelli della pausa estiva. Parole anche per le Red Bull, fino a poco tempo fa ignorate come competitor credibile e che oggi hanno superato le rosse mostrando miglioramenti costanti. “Adesso invece che un avversario ne abbiamo due – ha concluso Arrivabene – ma noi non ci arrendiamo e lavoreremo fino alla fine”.
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