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La Michelin pronta per la MotoGP

Tempo di lettura: 4 minuti

L’australiano Jack Findlay ha tagliato il leggendario traguardo della corsa motociclistica sulI’ isola di Man e ha vinto il Tourist Trophy nel 1973 consegnando a Michelin la prima vittoria.

Partendo da trentasei anni di esperienza nelle competizioni delle due ruote questo 2016 vede il ritorno di Bibendum, l’omino simbolo degli pneumatici transalpini, nel Campionato del Mondo MotoGP, un simbolo che rappresenta da sempre la Michelin.

L’azienda francese sarà quindi fornitore unico di gomme della classe regina diventando anche title sponsor dell’Australian Motorcycle Grand Prix Michelin .

Il costruttore di pneumatici in questi anni ha lavorato intensamente per questo debutto con una prima apparizione a fine 2015 e vari test privati dopo dei quali è arrivata la piena ribalta in questi mesi di prove ufficiali precampionato. Grandi passi avanti sono stati fatti dall’azienda con sede a Clermont-Ferrand per evolvere il suo prodotto, tra questi, una prima fornitura nei campionati FIM CEV Repsol e il Campionato Mondiale Endurance.

La presenza di Michelin in queste competizioni è servita come banco di prova uno sviluppo ottimale da mettere nella massima competizione motociclistica a livello mondiale. Michelin ha sempre mirato al massimo impegno e risultato ad esempio nei campionati Superbike FIM CEV Repsol del 2015 e del 2016 dove le sue gomme sono molto simili a quelle che saranno utilizzate in MotoGP quest’anno.

Dal punto di vista tecnico le principali differenze tra gli pneumatici Michelin i precedenti sono rappresentate dal cerchione più grande, passato a 17 pollici e l’introduzione delle gomme intermedie di diverse caratteristiche. Anche le dimensioni sono mutate e questo ha cambiato anche la superficie di contatto con l’asfalto, nelle Michelin è più grande e con un’aderenza migliore come sottolineato anche da alcuni piloti.

Le gomme intermedie sono un altro cambiamento importante apportato dall’arrivo di Michelin. Uno pneumatico adatto ad una gara che non è da slick ma nemmeno definibile bagnata che consente ai piloti la percorrenza ottimale e di avere una valida alternativa nelle situazioni climatiche mutevoli. Piccolo dettaglio negativo, questo tipo di mescola ha mostrato una rapida usura ma resta comunque una soluzione ottima.

Cambia anche il numero massimo di mescole a disposizione per singolo pilota, nel 2016 saranno dieci anteriori e 12 posteriori, ventidue in totale durante la stagione. Per le condizioni asciutte esiste ancora la divisione tra gomma morbida, media e dura con le specifiche date da Michelin per ogni GP e ogni tracciato. Dopo il primo giorno del fine settimana di gara ogni team avrà a disposizione fino a sette slick posteriori e anteriori. Michelin porterà anche le gomme intermedie per ciascun turno insieme a due set da bagnato.

Lo pneumatico anteriori presentato da Michelin nel 2015 non è stato accolto con entusiasmo e ha dimostrato qualche problema di tenuta. Queste difficoltà hanno fatto correre ai ripari le scuderie che si sono ingegnate nel trovare l’assetto ottimale per ottenere il miglior bilanciamento delle moto. La scuderia ufficiale Yamaha, ad esempio, ha provato il serbatoio posteriore che ha dato maggior stabilità e maneggevolezza alla M1 2016 del team Movistar.

Michelin ha lavorato sodo durante l’inverno e già dal primo test ufficiale IRTA di quest’anno tutti i piloti e le loro scuderie hanno notato una svolta positiva sia sulla gomma davanti, sia un netto miglioramento del posteriore già nel 2015 ad un ottimo livello. Questo cambiamento ha infuso nei corridori più fiducia riducendo le cadute e permettendo di spingere ancora più forte. I piloti ufficiali hanno beneficiato poi di una nuova gomma anteriore a Sepang e sia Lorenzo sia Pedrosa hanno lodato i miglioramenti fatti dalle gomme del fornitore francese. Dalle prove a Phillip Island questa novità è stata messa a disposizione di tutti i corridori.

Nonostante le mutevoli condizioni meteo proprio nelle seconde prove pre-season in Australia, Michelin ha beneficiato del cielo mutevole e l’occasione è servita per far provare ai protagonisti della massima cilindrata le mescole da bagnato e intermedie. Valentino Rossi ha definito le rain del fornitore francese già molto buone.

In Qatar, terzo ed ultima prova IRTA precampionato, Michelin ha lavorato sulla preparazione del GP, previsto dopo pochi giorni sullo stesso tracciato. Varie mescole per la prima sfida del 2016 sono state provate in questa occasione con alcuni piloti che hanno percorso anche una simulazione di gara trovandosi bene.

Michelin porterà la mescola medi al Losail Circuit domenica 20 marzo per il primo GP stagionale anche se i piani non sono ancora stati svelati nel dettaglio. La gomma morbida è ottima per il giro veloce e per lavorare sul crono ma, a causa delle alte temperature del tracciato nel deserto, non potrà rendere al meglio per tutta la durata della gara. Le difficoltà maggiori in Qatar dal punto di vista delle gomme sono rappresentate dal riuscire a trovare la combinazione ottimale, portarle in temperatura ma senza consumarle troppo prima che si scaldino, inconveniente che potrebbe accadere soprattutto sulla spalla destra e più stimolata dalla maggior parate delle curve su quel tracciato. Da evitare, quindi, il così detto effetto ‘graining’ che si verifica a causa di una troppa sollecitazione sul battistrada ancora freddo e la relativa comparsa su di esso di piccoli crateri e grumi che impediscono l’aderenza ottimale.

Anche la gomma dura Michelin sembra essere a livello ottimale per il Qatar con buone prestazioni nel corso di tutta la percorrenza di gara. Negli ultimi test Lorenzo , Andrea Dovizioso del team Ducati e Hector Barbera di Avintia Racing hanno completato le loro simulazioni di gara con questo penumatico che si è comportato egregiamente. L’unico inconveniente, come riscontrato dal campione del mondo in carica, è dato dalla durezza della mescola che fa perde più o meno mezzo secondo al giro ma offre più garanzie di tenuta sulla lunga distanza.

Ora tutto è nelle mani delle scuderie che dovranno trovare la tattica ottimale anche a livello di pneumatici e dare il massimo in una stagione che, anche grazie a Michelin , sarà di sicuro spettacolo.

Fonte MotoGP.com

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