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Un Vettel che punta al titolo !

Tempo di lettura: 2 minuti

Soddisfatto dei test di Montmelò, Sebastian Vettel svela la sua felicità nel aver ritrovato una vettura veloce e competitiva.

Non solo però veloce e competitiva ma anche innovativa, la Ferrari SF16-H per la prima volta monta anche il nuovo sistema di protezione Halo, un ulteriore step per garantire la massima protezione possibile ai piloti, un elemento approvato a chiare lettere da Sebastian Vettel .

Vettel rivela come il sistema Halo possa ancora essere migliorato sia esteticamente che a livello di visibilità.

Sebastian Vettel : “Fino ad ora sono soddisfatto, anche del lavoro fatto da Kimi. Abbiamo completato parecchi giri e portato a termine il nostro programma. Credo che in generale questi test siano andati bene. Non possiamo ancora sapere se questa vettura sarà vincente, ma la prima impressione è stata positiva, così come il lavoro svolto. Le sensazioni sono buone e siamo felici dei passi avanti fatti finora. In termini di affidabilità la Mercedes sembra comunque essere molto forte, a prescindere dallo stop di oggi. Mi sono trovato abbastanza bene con il sistema “Halo”, anche se credo che possa essere migliorato, sicuramente in termini di estetica e di visibilità, ma credo che presto ne vedremo un’evoluzione. Esteticamente non è bello, ma se può aiutare, se grazie a lui almeno i due piloti che hanno perso la vita di recente potessero essere ancora con noi, allora potrebbe anche essere il sistema più antiestetico di questo mondo, ma avrebbe comunque ragione di esistere. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro durante la passata stagione. Ora cerchiamo di colmare un divario che l’anno scorso era piuttosto grande, credo che questa nuova macchina abbia potenzialità maggiori per farlo, ma dobbiamo essere pazienti, almeno per un paio di settimane ancora. Per quanto riguarda lo spettacolo e il regolamento sportivo, io credo la Formula 1 vada bene così com’è. E’ importante che questo sport rimanga tale e che il pilota più veloce possa emergere. Questo è da sempre nel DNA della Formula 1.”

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