Era il 15 ottobre del 1985 quando la casa svedese pubblicò una fotografia della sua prima automobile a trazione anteriore prodotta in serie, la Volvo 480 ES .
Quell’immagine, quella straordinaria Volvo 480 ES , segnò l’inizio di una nuova era dal punto di vista ingegneristico e dal 1998 tutte le Volvo sono disponibili con trazione anteriore o integrale.
A suo tempo, la Volvo 480 ES fu il risultato di un progetto strategico di pianificazione del prodotto che riguardava le automobili che Volvo avrebbe prodotto in futuro e portava il nome di Galaxy (Galassia).
In breve, dal progetto Galaxy sono scaturiti i modelli 400 e 850.
La Volvo 480 ES è stato il primo modello di una generazione completamente nuova di automobili ad essere realizzata dalla consociata olandese di Volvo Auto, la Volvo Car B.V., nel suo stabilimento di Born. Non era soltanto la configurazione meccanica della vettura, con la trazione sulle ruote anteriori, a rendere la 480 diversa dalle altre Volvo, ma anche la linea elegante e arditamente cuneiforme scelta per questa 2 + 2, con il posteriore sagomato come una station wagon e il portellone in vetro. Inoltre, su questo modello i proiettori erano a scomparsa e la classica griglia Volvo, con la sua fascia diagonale, appena accennata e posizionata sotto il paraurti anteriore.
Gli esterni erano stati sviluppati dall’olandese John De Vries, mentre degli interni si era occupato il britannico Peter Horbur, che sarebbe poi diventato responsabile del design di Volvo Auto.
La Volvo 480 ES fece il suo debutto ufficiale al Salone Internazionale di Ginevra, presentandosi come un’auto non solo bella da vedere, ma anche dalle indiscutibili doti come road car. Le caratteristiche dinamiche della 480 erano indubbiamente all’altezza del suo stile sportivo, nonostante una modesta potenza erogata di 109 CV. Il motore era un’unità Renault 1.7 litri con singolo albero a camme in testa e iniezione elettronica; era montato trasversalmente – un’altra novità per Volvo – e trasmetteva la forza motrice alle ruote anteriori attraverso un cambio a cinque rapporti. Questo tipo di configurazione della vettura – con un propulsore compatto nella parte anteriore, che lasciava più spazio ai passeggeri all’interno dell’interasse – era nuova per Volvo, che non tardò tuttavia ad estenderla all’intera gamma dei suoi modelli.
La Volvo 480 aveva una dotazione molto ricca già nella versione standard, che abbondava di soluzioni pratiche e particolari. Molte di esse erano comandate elettronicamente, il che causò qualche problema di affidabilità. Ovviamente, un’automobile così ben equipaggiata non poteva essere economica, ma nel 1986 il prezzo della 480 ES, pari a 120.000 SEK (tasse incluse), era comunque competitivo.
Nel 1988, l’auto venne resa più potente grazie a un turbocompressore. La Volvo 480 Turbo venne equipaggiata con un’unità 4 cilindri, dotata di turbo-compressore comandato elettronicamente con intercooler. Questo consentì di aumentare la potenza erogata a 120 CV, portando così la velocità massima oltre i 200 km/h. Nel 1993, la cilindrata del propulsore aspirato venne portata a 2 litri, con una potenza erogata di 110 CV e migliorando notevolmente la coppia. L’ultima 480 è uscita dalle linee di produzione di Born in concomitanza con l’introduzione della nuova S40 compatta, il 7 settembre 1995, che ha a sua volta determinato l’inizio di una nuova generazione tecnologica.
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