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Lo stop forzato di Cairoli

Tempo di lettura: 2 minuti

In seguito all’ultimo consulto medico effettuato in Belgio, con lo specialista Dr. Claes, l’otto volte Campione del Mondo Antonio Cairoli ha deciso di sospendere la sua attività agonistica.

Dalle ultime indagini diagnostiche, la frattura al gomito subita da Antonio Cairoli nella gara di Maggiora sta mostrando un preoccupante ritardo di calcificazione, probabilmente dovuto alla prosecuzione dell’attività sportiva (il siciliano ha corso i tre Gran Premi successivi al GP d’Italia).

A seguito di queste indagini, Antonio Cairoli si è trovato costretto ad interrompere ogni attività in moto. Una decisione difficile da prendere – così come quella di Alessandro Lupino, che si è operato alla spalla lunedì e tornerà a gareggiare solo nella prossima stagione – ma assolutamente corretta, come sottolineano i dirigenti della FMI.

Paolo Sesti, Presidente della Federazione Motociclistica Italiana dichiara: “La salute di un pilota viene prima di tutto, quindi penso che Antonio Cairoli fermandosi abbia fatto la scelta giusta. Una decisione che ancora una volta dimostra la maturità come persona: non è facile sospendere l’attività quando, nonostante un infortunio così importante, si è ancora in lotta per il Mondiale MXGP. A lui e ad Alessandro Lupino, che lunedì si è operato alla spalla e tornerà a correre nella prossima stagione, vanno i miei auguri di una pronta guarigione”. Sulla stessa linea Andrea Barbieri, Coordinatore Comitato Motocross FMI: “Ancora una volta Cairoli ha dato il buon esempio. Smettere di correre, seppur per un periodo di tempo molto limitato, è una delle decisioni più difficili che un pilota possa prendere e allo stesso tempo dimostra la sua determinazione nel ritornare ancora più forte di prima. Il mio in bocca a lupo va al siciliano così come al nuovo Campione Italiano MX1 Alessandro Lupino”.

Dal canto suo Gianluca Avenoso, Responsabile dell’Ufficio Nazionale Fuoristrada FMI, sottolinea come “lo stop di Cairoli non può che dispiacere ai tifosi che sognavano di vederlo ancora in lotta con Romain Febvre per il titolo mondiale, ma in una situazione così delicata penso non ci fossero alternative. Un campione si vede anche in questi momenti, quando è necessario prendere decisioni difficili che vanno contro il proprio istinto di voler vincere. Lupino, dal canto suo, ha fatto bene ad operarsi alla spalla. Dopo la conquista del titolo tricolore, questo era il miglior momento per farlo. Come tutti gli italiani, aspetto di rivedere entrambi i piloti presto in pista”. Thomas Traversini, Commissario Tecnico FMI commenta: “Sappiamo bene quanto Tony sia disposto a sacrificarsi per vincere. Lo ha dimostrato l’anno scorso al Motocross delle Nazioni in Lettonia, quando corse la seconda manche nonostante l’infortunio al ginocchio subito in gara 1. Se ha dovuto fermarsi evidentemente era necessario farlo. Stesso discorso per Lupino, che ha avuto due anni difficili tra infortuni al ginocchio e alla spalla. Auguro ad entrambi, con i quali ho vissuto splendidi Motocross delle Nazioni (come quello del 2013 in Germania in cui, insieme a Philippaerts, conquistammo il terzo posto), di tornare presto ad allenarsi”.

Fonte FMI

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