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La SBK ritorna Donington Park

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Max Biaggi - Qualifiche Donington ParkIl leggendario Donington Park Circuit ospiterà, questo fine settimana, il sesto round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike 2015.

Il circuito di Donington Park è situato nelle Midlands orientali a 20 km da Derby ed a 30 km da Leicester, venne inaugurata nel lontano 1931, diventando già due anni più tardi un circuito permanente.

Nella giornata di Domenica 3 aprile 1988, Donington Park ospitò le prime due manche della storia del Mondiale Superbike, vinte dagli italiani Davide Tardozzi (Bimota) e Marco Lucchinelli (Ducati) dopo la pole position conquistata dal pilota di casa Roger Burnett (Honda). Lucchinelli è stato il trionfatore assoluto in quell’occasione, l’unica di sempre con il formato fatto da due tranche e tempo complessivo valido per il successo.

A differenza del tracciato della prima edizione quello attuale, di 4023m, vanta una sezione più lenta a completamento del giro, con la esse “Fogarty” a cui seguono prima lo stretto tornante Melbourne in discesa e poi l’impegnativa curva a “Goddards”, che riporta sul rettilineo dei box.

Dei piloti attualmente impegnati nella competizione, che vede attualmente quattro britannici nelle prime quattro posizioni in classifica, soltanto due sono coloro che sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio nel Leicestershire ed entrambi militano nelle fila del Kawasaki Racing Team. Tom Sykes è il secondo pilota più vincente su questa pista, in WorldSBK, dopo Carl Fogarty e con i quattro successi in altrettante gare è imbattuto a Donington Park da due edizioni a questa parte.

Per il pilota di Hudderfield Donington Park è un circuito amico, visto il secondo posto conquistato nel 2008 da wildcard con il team Rizla Suzuki di Paul Denning, quando dette filo da torcere nientemeno che a Troy Bayliss.

L’attuale capo classifica del Mondiale, nonché dominatore assoluto di questa prima parte della stagione, Jonathan Rea, vinse la seconda gara dell’edizione 2012, una delle più rocambolesche della storia. Il nordirlandese sfruttò al meglio la “lotta interna” in BMW tra Haslam e Melandri e, dopo che quest’ultimo tentò un sorpasso disperato sull’allora compagno di squadra all’ultima curva, finendo lungo, si infilò arrivando al contatto con l’inglese, creando un effetto domino che portò alla caduta di entrambi gli avversari ma che gli consentì di tagliare il traguardo da vincitore.

In quella che è a tutti gli effetti la gara di casa, Leon Haslam proverà a ribaltare le sorti di un 2015 iniziato sotto i migliori auspici ma lentamente scivolato in una situazione difficile, con il pilota Aprilia Racing Team – Red Devils, sebbene tutt’ora al secondo posto in classifica, non in grado di lottare per il successo dopo Phillip Island. La caduta di gara 2 alla variante “Tamburello” gli ha causato la frattura di tre costole e, per questo motivo, Haslam si sottoporrà ad accertamenti prima dell’inizio dell’attività in pista.

L’altro pilota ufficiale della Casa di Noale, Jordi Torres, proverà nuovamente ad affacciarsi sul podio di gara, dopo il terzo posto conquistato ad Imola, il primo piazzamento nella top-3 della sua giovane carriera in WorldSBK. Per il catalano, quella di Donington Park sarà un’altra nuova pista da imparare.

Gara di casa anche per Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team), reduce dallo sfortunatissimo fine settimana italiano, nel quale è stato costretto al forfait in entrambe le corse a causa di problemi tecnici. Decisamente migliore il weekend per il rientrante Davide Giugliano, in pole position ed a podio in gara 1 davanti al pubblico amico e nonostante la mancanza di allenamento dovuta all’infortunio subito a Phillip Island.

Appuntamento importante sia per il Team Pata Honda che per Voltcom Crescent Suzuki, ancora in cerca di risultati all’altezza delle aspettative dopo un inizio di stagione difficile. Per la squadra con quartier generale a Verwood, nel Dorset, un buon risultato avrebbe un valore enorme visti i problemi nella messa a punto dell’elettronica incontrati da Aragon in avanti. Alex Lowes, uno dei migliori interpreti di questa pista, lo scorso anno conquistò il gradino più basso del podio in gara 2. Randy de Puniet corse per l’ultima volta a Donington Park nel 2009: in quell’occasione ottenne il suo secondo ed ultimo podio della carriera MotoGP, chiudendo terzo in gara dietro ad Andrea Dovizioso ed al due volte iridato WorldSBK Colin Edwards in quella che fu una corsa molto, molto bagnata.

Trasferta dal grande significato anche per Sylvain Guintoli, il quale da tempo vive, con la famiglia, non lontano dal tracciato. Il Campione in carica, tornato nella top-5 ad Imola in gara 1 ma fuori gioco al primo giro della seguente, vanta un terzo posto nella prima corsa dell’anno passato.

Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse) vanta un piazzamento sul podio a Donington Park, un terzo posto nel 2011 quando correva al fianco di Max Biaggi in Aprilia. L’alto pilota del Kent debuttò in WorldSBK proprio su questa pista, da wildcard, nel 2009, con quel Team Airwaves Yamaha con cui vinse il titolo BSB lo stesso anno.

Atteso al ritorno in pista è Nico Terol, che tornerà ad affiancare Matteo Baiocco nel Team Althea Racing Ducati di Genesio Bevilacqua, dopo essere stato sostituito da Michel Fabrizio ad Imola. Intenzionati a continuare sulla scia dei buoni risultati dell’ultimo round Leandro Mercado (Barni Racing Ducati), Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia) e Roman Ramos (Team Go Eleven Kawasaki).

Ottima performance per il Pramac Racing

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