X

Usiamo i cookie per fornirti un'esperienza migliore sul nostro sito web.

Alla scoperta dello stabilimento FCA di Melfi

Tempo di lettura: 4 minuti

Da oggi, grazie al programma Google Maps Business View, sarà possibile vivere un’esperienza coinvolgente alla scoperta degli interni di FCA Melfi Plant direttamente su Google Maps, un vero e proprio tour virtuale che consentirà di addentrarsi nell’impianto lucano cogliendo, nei suoi aspetti essenziali, l’intero ciclo produttivo di Fiat 500X e Jeep Renegade, le ultime nate in FCA destinate a clienti molto diversi tra loro.

Accessibile dal sito fcamelfiplant.fiat.it, il suggestivo viaggio consente di visitare ogni angolo di FCA Melfi Plant , una delle fabbriche automotive più avanzate dell’intera Europa, anche grazie al recente investimento di oltre un miliardo di euro stanziato in vista della produzione delle nuove vetture. Infatti, per garantire fin da subito la migliore qualità possibile, lo stabilimento ha implementato e allineato tutte le tecnologie e le best practice degli altri stabilimenti di FCA.

Per rendere l’esperienza quanto più possibile immersiva, in tre giorni di servizio fotografico sono state scattate un totale di 3.924 foto. Si tratta di 327 panoramiche, ognuna delle quali composta da 12 fotografie in alta risoluzione. Gli utenti hanno quindi la possibilità di “muoversi” all’interno dello stabilimento di Melfi e di esplorarlo nel dettaglio, con le stesse dinamiche intuitive di Google Street View, scegliendo tra le unità produttive di stampaggio, lastratura, verniciatura e montaggio. Sempre dal sito ufficiale Fiat i visitatori possono approfondire le singole lavorazioni, mediante una ricca serie di video e immagini, e apprezzare così l’innovazione tecnologica dell’impianto lucano e la conseguente alta qualità dei prodotti realizzati.

Oggi il complesso è costituito da reparti di stampaggio, lastratura, verniciatura e montaggio e impiega un totale di quasi 8.000 lavoratori; 5 presse e 2 trance per la fase di stampaggio; 860 robot per la fase di lastratura; 54 robot per le operazioni di verniciatura; 278 stazioni automatiche di avvitatura; e circa 4.000 persone esclusivamente dedicate al montaggio delle auto. Per conoscere le tappe del processo produttivo, un meccanismo perfetto in ogni suo ingranaggio, è possibile partire dalle lastre di laminati, con cui si fanno le scocche, per poi passare alla verniciatura e infine all’assemblaggio di tutti i componenti della vettura. In totale sono oltre 5.000 i particolari che vengono combinati insieme per realizzare le diverse versioni di 500X. Ogni giorno si lavora su tre turni, 24 ore su 24, per creare circa 500 unità del nuovo crossover Fiat, incrociando quattro telai, 12 colori di carrozzeria, cinque interni, otto propulsori e 188 optional.

Esteso su una superficie di circa 1,9 milioni di metri quadrati, lo stabilimento fu progettato dall’architetto Marco Visconti e costruito fra il 1991 e il 1993 nei pressi di San Nicola, a 18 chilometri da Melfi, in una zona priva di altri siti industriali. Ubicata su una direttrice che collega bene la Basilicata con la Campania e la Puglia, regioni da cui provengono anche molti lavoratori dell’impianto, la fabbrica ha iniziato a produrre dall’ottobre 1993. Negli ultimi vent’anni l’impianto ha ospitato la produzione di diversi modelli dei marchi Fiat e Lancia, tra cui Fiat Punto (1994), Lancia Ypsilon (1995), nuova Ypsilon (2003), Grande Punto (2005) e Punto Evo (2009), raggiungendo quasi sei milioni di vetture prodotte sino a marzo 2015. Oggi si producono i modelli Fiat 500X, Fiat Grande Punto e Jeep Renegade.

Da sottolineare che il 18 giugno 2009 lo stabilimento di Melfi ha ottenuto, prima fabbrica in Italia, la certificazione Silver Level del WCM (World Class Manufacturing), metodologia internazionale di organizzazione del ciclo produttivo. Tra l’altro, un dato che conferma la particolare attenzione all’intero processo, negli ultimi tre anni non si sono registrati incidenti. Insieme alla sicurezza, la seconda linea guida è da sempre la ricerca della massima qualità, sia in termini di prodotto sia di processi costruttivi.

Senza mai dimenticare la centralità delle risorse umane, il vero “motore” di un impianto che sta vivendo una nuova stagione: infatti, in questi mesi è stato avviato l’inserimento di circa 1.500 nuovi lavoratori per rispondere alla crescente domanda di Fiat 500X e Jeep Renegade, entrambe esportate in oltre 100 Paesi nel mondo.

Una curiosità: la notte del 31 dicembre 2014 è stato trasmesso uno spot televisivo con cui Fiat porgeva i propri auguri all’Italia invitando tutti a credere nella crescita e a vedere l’anno in arrivo con entusiasmo. Perché uscire dal difficile momento economico non solo è auspicabile ma è anche possibile, soprattutto se vengono messe in campo le forze in cui il Paese da sempre eccelle: la creatività, la voglia di riscatto, la ricerca del bello e della sostanza.

Accompagnato dalle parole della canzone “L’anno che verrà ” di Lucio Dalla, l’emozionante filmato si chiudeva proprio con gli operai di Melfi e la nuova 500X, due espressioni della stessa “italianità” vincente. Da una parte, infatti, vi è uno stabilimento tra i più avanzati d’Europa, motivo d’orgoglio non solo per i dipendenti di FCA ma anche dell’intero Paese e del Sud Italia in particolare. Dall’altra parte, una vettura che esplora un’inedita dimensione dell’essere 500 dove uno stile maturo, elegante e Made in Italy “veste”, come un abito di alta sartoria, la sostanza di un’auto confortevole, prestazionale e sempre connessa con il mondo: è questo il lato X della bellezza, è questa l’anima di Fiat 500X.

Altri articoli...