Il verdetto del crono è spietato ma sta di fatto che nella prima sessione di prove libere in Qatar, Marco Melandri si è concentrato sullo sviluppo della sua moto, raccogliendo nuove ed importantissime informazioni per i tecnici Aprilia.
Come già era prevedibile sin dai test invernali, la nuova Aprilia MotoGP è ancora una moto laboratorio, il suo sviluppo non si è arrestato ed anzi, deve macinare chilometri e giri per fornire agli ingegneri di Noale, altri valori e riferimenti importanti e così Marco Malandri più che pensare al best lap, si è concentrato nuovamente sul setting della moto e sulla prova di nuove configurazioni.
Sicuramente essere 25esimo non è confortante ma in un cammino iniziale fatto di sole salite, il tutto era prevedibile, del resto le altre moto, Honda, Yamaha e Ducati sono delle veterane, Suzuki ha testato a lungo durante l’inverno, il gap è evidente e sicuramente Marco Melandri dovrà avere nervi saldi per continuare a mantenere la concentrazione .
Marco Melandri : “Sostanzialmente la moto è la stessa con cui abbiamo concluso i recenti test, quindi era ovvio non aspettarsi grosse rivoluzioni. Abbiamo provato alcune e differenti soluzioni di setup, ma c’è ancora molto da lavorare sia sulla moto che sul mio feeling. Certo, al momento siamo lontani, ma per noi ogni sessione è un nuovo test”.
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