Marc Marquez conquista Austin salendo sul gradino più alto del podio.
A seguito di un colpo di scena allo start che vede la partenza anticipata di Jorge Lorenzo e penalità del drive through comminata al maiorchino che potenzialmente si autoelimina dalla lotta che conta ripartendo dalla 23° posizione Marc Marquez trova terreno spianato per vincere.
Come da copione, Marquez e Pedrosa prendono la testa della corsa seguiti a sorpresa dalle Ducati di Andrea Iannone e Crutchlow.
L’inglese però si smarrisce subito, subendo il ritorno della M1 factory di Valentino Rossi, della Honda satellite di Bradl e del compagno di squadra Andrea Dovizioso.
Alle loro spalle le Monster Yamaha Tech3 di Smith e Pol Espargarò precedono la Honda di Alvaro Bautista. Lo spagnolo del team Gresini chiude la top ten tenendosi dietro la Open di Aleix. Ancora problemi per Crutchlow costringono il nuovo acquisto della Ducati a lasciare altre posizioni importanti, mentre di inizia ad accendere la bagarre tutta italiana tra Iannone e Rossi.
Valentino entra deciso, forse troppo: la Desmosedici del team Pramac Racing incrocia la traiettoria e ripassa il nove volte campione. Non ha vita facile il pesarese, che poche tornate più tardi si vede superato da Bradl e da Dovizioso, scendendo in un sol colpo alla 6a posizione in gara. Appare chiaro però che il Dottore è interessato un problema tecnico quando le due Yamaha satellite lo sverniciano in staccata. Si ritira nel frattempo Alvaro Bautista, consentendo a Aleix Espargarò di rientrare nei primi dieci.
Scivola Cal Crutchlow e nella caduta prende una brutta botta alla mano e al polso destro. Jorge Lorenzo paga a caro prezzo la leggerezza compiuta in partenza: recupera fino al 10° posto rientrando in zona punti, ma il maiorchino ha molto da recriminare a se stesso. A 5 giri dal termine entra nel vivo la lotta per il terzo gradino del podio: Iannone viene passato da Bradl; ne approfitta anche Dovizioso che si inserisce e lo scavalca.
Non pago, il forlivese del team ufficiale Ducati con una staccata magistrale sorpassa il tedesco che però non molla e gli rimane attaccato negli scarichi. Ai due si avvicina pericolosamente Smith. Lì davanti Marc Marquez continua a fare un’altra gara, o forse, anche un altro sport: guida alla sua maniera spettacolare e aggressiva rifilando ben 5 secondi netti al proprio compagno di squadra.
E’ a questo punto che Andrea Dovizioso ingrana la marcia giusta e si invola scavando quel solco decisivo che regala alla Ducati il tanto sospirato podio, dopo un lunghissimo digiuno. Marc Marquez, straordinario in ogni momento qui ad Austin, vince la sua seconda gara consecutiva della stagione e lo proietta saldamente in testa alla classifica iridata.
Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com
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