Vespa Sprint: il mito veste sportivo
Vespa Sprint rispolvera un mito degli anni ’60, quando sul mercato europeo impazzarono le generazioni di Vespe Sportive.
Piccola e ricercata la Vespa Sprint è il frutto del sapiente lavoro di tecnici ed ingegneri della Piaggio che partendo da un progetto unico nel suo genere, la 946, hanno saputo interpretare in maniera attuale un concetto che oltre cinquanta anni fa, faceva sognare giovani e non.
Era il 1966 quando debuttò la Super Sprint 90, una perfetta via di mezzo tra la Vespa 50 e la nuova 125, destinata con il tempo a diventare un autentico oggetto da collezione. I connotati sportivi c’erano tutti, a partire dalla linea dove la ruota di scorta era posta in verticale sulle pedane, sormontata da un bauletto posto tra la sella e lo sterzo. Originalissimo e caratteristico di questo modello era il poggiapetto, una chicca sportiva che aiutava il pilota a distendersi, proprio come avveniva sulle moto da competizione dell’epoca.
Con soli 90 centimetri cubici ed una marmitta lunga e cromata che rompeva con gli stilemi del passato, la Super Sprint 90, raggiungeva una velocità massima di ben 93 km/h. Con il tempo arriveranno modelli come la Primavera ET3 (1976) e la PK (1983), che rappresentarono quanto di più tecnologico e sportivo, una Vespa potesse essere.
Così come è accaduto recentemente con la Vespa Primavera, che ha sostituito la LX, la Vespa Sprint sostituisce la Vespa S, assumendo un’anima giovanile e dinamica.
Forte di un body snello e leggero, grazie anche alla sua struttura interamente in acciaio, la Vespa Sprint è un progetto unico nel suo genere, a partire già dal processo produttivo. Il processo di saldatura avviene in una nuova e avveniristica linea completamente automatizzata, in grado di garantire eccezionali standard di qualità e precisione. L’obiettivo era ottenere leggerezza ma comfort, sicurezza ma piacere di guida ed il risultato è qualcosa di originalissimo e di cool!
Non ha rivali la Vespa Sprint perché nasce con l’idea di esser un oggetto unico, di tendenza, dove il suo proprietario sposa il suo medesimo stile di vita: vive all’aperto, ama le emozioni, ama l’aria, è un amante dell’originalità che non vuole mischiarsi alla massa perché forte di una propria personalità! Vespa Sprint riflette questo pensiero, non si confonde con altri modelli, non vuole competere con potenziali concorrenti di pari cubatura, Lei ama lo stile e la qualità. Dicevamo piacere di guida ed ecco come su strada, la Vespa Sprint si muove con disinvoltura ammaliando gli spettatori.
Design: il passato si rispecchia nel presente
Il design è di quelli che non lasciano dubbi: corpo snello, ludi ci posizione anteriori a Led, nuova finitura della cravatta anteriore, nuovi specchi retrovisori ed un proiettore anteriore dalla tipica forma rettangolare: un particolare questo che evoca le Vespe sportive del passato.
Bellissimi i cerchi in lega di alluminio da 12 pollici, dall’inedito design, sono disponibili anche con finitura nera e bordo cromato, una particolarità presente per la prima volta nel listino accessori Piaggio. Le quote sono aumentate a tutto vantaggio dell’ergonomia, dell’abitabilità e della facilità di utilizzo: il guidatore ora ha più spazio per le gambe, così come è utile la ridotta altera della sella, solo 790 mm dal suolo.
Nuovi comandi elettrici con bracciali cromati ispirati agli anni ’60.
La strumentazione è un mix di old e moderno, con il tachimetro di forma ovale è posizionato sopra un completo display retrolluminato, che fornisce indicazioni quali livello carburante e contachilometri parziale e totale. Anche le varianti cromatiche di Vespa Sprint sono riprese dalla tradizione di Vespa. Ai tre classici colori Montebianco, Rosso Dragon e Nero Lucido si aggiungono due inedite e forti tonalità, quali il Blu Gaiola e il Giallo Positano. Tutti i colori sono rigorosamente abbinati alla sella nera.
Tecnica: rigidezza e stabilità
La nuova scocca interamente in lamiera di acciaio da sempre è un elemento che identifica la Vespa rispetto a qualsiasi altro scooter. La carrozzeria della Vespa Sprint è composta in lamiera stampata e saldata, un processo in grado di garantire una straordinaria qualità e precisione: rispetto alla Vespa S ed LX, la rigidezza del cannotto di sterzo aumenta del 36%, mentre quella a flessione longitudinale addirittura del 154%. Una progettazione che ha permesso anche lo spostamento della batteria, non più sotto la sella ma sul tunnel centrale, permettendo così un vano carico maggiore, ben 16 litri, ed un ulteriore abbassamento del baricentro, a tutto vantaggio della stabilità e maneggevolezza.
La sospensione anteriore è totalmente inedita, grazie ad un sistema di ancoraggio della sospensione anteriore, monobraccio, totalmente inedito. L’ammortizzatore è ora fissato al supporto in alluminio che lo collega alla ruota tramite un perno di incernieramento mentre in precedenza era fissato con due viti. Aumentando la scorrevolezza della sospensione, aumenta il comfort di marcia e la capacità di assorbimento delle imperfezioni stradali, che in questo modo non restituiscono contraccolpi al guidatore.
Motore: tecnologia 3 Valvole
La Vespa Sprint è disponibile in due cilindrate: due versioni da 50 centimetri cubici, due e quattro tempi, ed un 125 distribuzione 3 valvole. Quest’ultimo è un monocilindrico 4 tempi, raffreddato ad aria, con distribuzione monoalbero a camme in testa a 3 valvole (2 di aspirazione e 1 di scarico) e alimentazione a iniezione elettronica, studiato e costruito negli stabilimenti di Pontedera.
Prova su strada
Abbiamo provato la Vespa Sprint 125 per le strade della Capitale: il motore è pronto nella risposta, l’accelerazione è brillante, spicca l’allungo così come la capacità del telaio di seguire perfettamente il movimento del corpo del pilota. Le sospensioni filtrano le asperità del manto stradale permettendo sempre un controllo totale del mezzo.
Frenata potente, con il freno posteriore a tamburo che fa sentire sin dai primi metri la sua capacità di arresto, mentre modulabile quello anteriore, con la forcella che affonda gradualmente, garantendo così un ottimo grip dell’anteriore.
In curva la Vespa Sprint scende con disinvoltura permettendo al pilota divertimento ed agilità; buona la stabilità così come la capacità di disimpegnarsi con estrema disinvoltura nel traffico, grazie anche ad una carrozzeria molto snella che garantisce rapidi cambiamenti di direzione.
Da segnalare la ridotta altezza da terra della sella, la strumentazione perfettamente leggibile in ogni condizione di luce e la silenziosità di marcia, con il 3 valvole che anche in piena accelerazione emana una voce mai fuori misura.
Testo a cura di Marco Lasala
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