Winter Marathon 2014: tra scenari incredibili, la realtà si sposa con i limiti dell’immaginazione .
La Winter Marathon è un’esperienza incredibile, una full immersion in scenari dove lo scorrere del tempo si è fermato, dove la natura, che mostra una bellezza inaudita, è in perfetta simbiosi con un clima rigido, fattore questo che contribuisce in maniera determinante a creare un’atmosfera mistica. Tre giorni a stretto contatto con i piloti del Porsche Italia Classic Team, una squadra composta da personalità estremamente diverse tra di loro, ma unite da una passione incredibile per i motori e per…… le Porsche!
La Winter Marathon è un gara di regolarità, una manifestazione dove ad esser protagonisti sono i piloti e le vetture storiche, auto che nonostante la loro veneranda età, mostrano ancora oggi di avere un appeal ed una vivacità da far invidia a tante blasonate vetture moderne.
Due le vetture del Porsche Italia Classic Team che hanno partecipato a questa gloriosa manifestazione: una Porsche 911 RS del 1973 guidata da Pietro Innocenti, Direttore Generale Porsche Italia e da Laura Confalonieri, giornalista di Quattroruote, impegnata in qualità di navigatore, e di una Porsche 356 SC A Coupè condotta da Enrico Fulgenzi, vincitore della Porsche Carrera Cup Italia 2013 e da Sergio Troise, storica e conosciuta firma nel mondo dei motori.
Teatro di questa fantastica gara è stata Madonna di Campiglio, una località che rappresenta per le sue numerose piste da sci e per quel suo clima rigido, luogo ideale per trascorrere un week end lontano dalla monotonia della modernità, per vivere a stretto contatto con scenari che se non vissuti non rispecchiano ciò che realmente rappresentano: la vera bellezza di un mondo non rovinato dalla tecnologia, dove dall’aria al cibo, tutto è lontano dalla contaminazione umana.
Il percorso della Winter Marathon 2014 è caratterizzato dall’alternanza di realtà cittadine a luoghi dove le montagne e la neve sono padroni del tempo: si parte da Madonna di Campiglio passando per luoghi quali Ortisei, per la Selva di Val Gardena, per i passi di Valparola, Falzarego e Pordoi, fino all’Hotel Lupo Bianco a Canazei.
Qui i piloti partecipanti alla Winter Marathon 2014, hanno avuto la possibilità di sostare per 20 minuti per rifocillarsi in vista dell’impegnativa maratona notturna.
Da Canazei si è passati per la Pozza di Fassa, per Predazzo ed il Passo Pramadiccio e Lavazè, per poi arrivare all’incredibile lago di Caldaro ed al passo della Mendola, chiudendo la gara di regolarità attraversando Folgarida e giungendo così a Madonna di Campiglio.
Oltre 12 ore di gara, dove nonostante il debutto dei piloti del Porsche Team Classic, il comune denominatore è stato divertimento e sano spirito di gara.
Al termine della gara di regolarità i primi 32 classificati hanno avuto la possibilità di partecipare e duellarsi nella gara sul lago ghiacciato.
130 partecipanti, 426,060 km complessivi, 44 prove cronometrate, 4 controlli orari ed un controllo a timbro, per una velocità media di circa 40 km/h: le vetture storiche partecipanti sono state le protagoniste della Winter Marathon 2014 ma i veri eroi sono stati i loro piloti, che contro il gelo e la stanchezza, hanno combattuto e vinto gloriosamente in nome della passione per un mondo, quello dei motori, che rappresenta ancora un baluardo dei sogni.
La 26esima edizione della Winter Marathon 2014 si conclude con la vittoria, per la sesta volta consecutiva, di Giuliano Canè con Lucia Galliani seguiti dal duo Ezio Salviato e la figlia Francesca, entrambi su Lancia Aprilia.
Terzo posto assoluto per Nino Margiotta e Bruno Perno, protagonisti della gara con una Morris Cooper del 1965.
Vincitori del premio “Best Porsche in Race”, l’equipaggio Fontanella / Malta su Porsche 356 A Coupè del 1955, giusti in classifica sesti assoluti, mentre il duo Barcella-Guidotti su Porsche 356 C Coupé del 1963 si è aggiudicato il Trofeo Tag Heur Barozzi .
Mentre era in atto la Winter Marathon 2014, abbiamo avuto la possibilità di seguire la manifestazione a bordo di una Porsche Panamera 4S. … . .
Divertimento di guida, incredulità nel costatare come una vettura con 420CV e con un peso non proprio esiguo, si sia comportata in presenza di neve e ghiaccio, in maniera sorprendente.
L’ammiraglia di casa Porsche lascia sempre un buon margine di divertimento, ma l’occhio vigile dell’elettronica sorveglia attentamente sulla conduzione della vettura, intervenendo in maniera tempestiva li dove si tenta di superare i limiti della fisica.
Su strade realmente caratterizzate da un’aderenza nulla, da neve e sale che rendevano scivoloso ogni minimo contatto con l’asfalto, la Panamera 4S ha mostrato quanto oramai la tecnologia abbia compiuto passi da gigante.
Tornanti percorsi allegramente senza la minima perdita di controllo della vettura, frenate decise dove l’ABS interveniva discretamente e con un’efficacia da lasciarci interdetti, il tutto sempre assistiti da un comfort elevatissimo: ai circa -10 gradi esterni, nell’abitacolo i +22 gradi erano all’ordine del giorno, alla presenza di lastre di ghiaccio sul fondo, la percezione all’interno era di viaggiare su di un tavolo da biliardo.
Un’edizione impegnativa quella della Winter Marathon 2014 ma che ancora una volta incorona le vetture storiche come le regine di tanti sogni da parte di collezionisti e non.
Testo a cura di Marco Lasala
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