Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) torna al successo, dopo un round di digiuno, in gara 2 all’Autodromo Internacional do Algarve. Il pilota irlandese ha comandato la corsa dalla partenza fino alla bandiera a scacchi, conquistando la quarta vittoria in stagione. Dei sette successi ottenuti in carriera nel Campionato Mondiale eni FIM Superbike, sei di questi sono arrivati in gara 2.
L’unico pilota apparso in grado di tenere testa a Laverty, almeno nella prima parte della corsa, è stato Jonathan Rea. Il nordirlandese è stato però sopravanzato nel finale da Sylvain Guintoli, chiudendo terzo, con il francese che ha invece completato un uno-due Aprilia che mancava dal round di apertura della stagione, a Phillip Island. Grazie all’ennesimo podio del 2013, l’alfiere del team ufficiale Aprilia resta al comando della classifica a quota 209, seguito a 28 lunghezze da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), sfortunato protagonista di una caduta nel giro di allineamento.
L’autore della pole, dopo numerosi tentativi, è riuscito a far ripartire la sua ZX-10R danneggiata ed a riportarla fino alla corsia box. Nonostante gli sforzi compiuti dalla squadra per rimettere in sesto la moto, Sykes, partito dalla pit-lane, ha dovuto di nuovo far rientro ai box. A seguito dell’ennesimo ritorno in pista il pilota di Huddersfield, ormai fuori dai giochi, ha iniziato ad imprimere un passo di gara incontenibile, facendo segnare il nuovo lap record della pista di 1’42.475.
Il Kawasaki Racing Team si consola con la buona prestazione di Loris Baz, quarto davanti a Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet), ad un tenace Carlos Checa (Team Ducati Alstare) e a Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki). Un terzetto di piloti italiani ha completato la top-10 di gara, con Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) a precedere Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia) e Michel Fabrizio (Red Devils Roma Aprilia).
Gara in salita, dopo un buon avvio, per Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet), limitato da un’usura anomala del pneumatico posteriore, ora sotto analisi dei tecnici Pirelli, Ohlins e del team BMW. Il ravennate è transitato in dodicesima posizione sul traguardo dopo aver giocato in difesa sino alla bandiera a scacchi. Un problema tecnico è invece il motivo dell’uscita di scena di Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki), nel corso del 12° giro
Risultati gara 2: 1. Laverty (Aprilia) 22 giri/101.024 km in 38’02.051 media 159.368 km/h; 2. Guintoli (Aprilia) 4.107; 3. Rea (Honda) 5.853; 4. Baz (Kawasaki) 15.306; 5. Davies (BMW) 17.552; 6. Checa (Ducati) 18.366; 7. Cluzel (Suzuki) 29.392; 8. Badovini (Ducati) 38.359; 9. Giugliano (Aprilia) 39.321; 10. Fabrizio (Aprilia) 44.603; 11. Neukirchner (Ducati) 45.339; 12. Melandri (BMW) 45.429; 13. Sandi (Kawasaki) 1’16.310; 14. Lundh (Kawasaki) 1’16.375; 15. Iannuzzo (BMW) 1’18.303; 16. Clementi (BMW) 1’24.259; NC. Sykes (Kawasaki); RT. Camier (Suzuki).
Classifica provvisoria (dopo 6 di 15 round)*: 1. Guintoli 213; 2. Sykes 185; 3. Laverty 174; 4. Melandri 156; 5. Davies 133; 6. Baz 119; 7. Rea 105; 8. Fabrizio 101; 9. Giugliano 79; 10. Cluzel 72; 11. Camier 62; 12. Neukirchner 53; 13. Checa 50; 14. Badovini 45; 15. Haslam 29; etc. Costruttori: 1. Aprilia 253; 2. BMW 211; 3. Kawasaki 209; 4. Honda 112; 5. Suzuki 104; 6. Ducati 82.
Fonte WorldSbk.com – http://www.worldsbk.com
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