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208 T16 Pikes Peak

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Peugeot 208 T16 Pikes PeakLa 208 T16 Pikes Peak, la belva da corsa finora confinata nel recinto di un circuito, ha finalmente potuto ruggire all’aria aperta, affrontando la salita al Mont Ventoux. Sébastien Loeb e tutta l’equipe Peugeot Sport si sono impegnati in un’ultima prova generale prima della partenza per il Colorado. Il risultato? Un video mozzafiato che racconta l’ascesa ad uno dei picchi resi famosi dal Tour de France

Per il campione del mondo, è ovvio: « Il Mont Ventoux? Ho molte più chance di scalarlo in macchina che in bici! ». Bastano pochi chilometri lungo la strada che porta al campo base dei test della squadra per capire perché questa montagna è un mito per tutti gli appassionati del ciclismo. La sua china è ripida e le curve non danno tregua sino alla vetta, a 1909 metri di altitudine. Quando lo sforzo si fa più arduo con l’altitudine, la vegetazione diventa rada e appare un paesaggio lunare. Gli ultimi sei chilometri – quelli scelti da Peugeot Sport per la sua sessione di prova – sono mozzafiato! Non c’è da stupirsi che il Ventoux sia una delle tappe più prestigiose della gara ciclistica del Tour de France. Non sorprende nemmeno che sia stato la cornice di una delle più famose corse automobilistiche in salita. A partire dal 1902, ancora prima che si disputasse la prima edizione della corsa di Pikes Peak, le meccaniche più spinte si sono misurate su questa salita. Quale luogo migliore per l’ultima preparazione prima della sfida americana

Dopo alcune sessioni di prova in circuito, era tempo di lasciare libera la 208 T16 Pikes Peak nel suo ambiente naturale. « E’ importante, conferma Sébastien Loeb, perché Pikes Peak non ha nulla a che vedere con il percorso scorrevole di una pista. Il quel contesto la vettura è facile da dominare. E’ dunque indispensabile passare a un tracciato più simile a quello che troveremo negli Stati Uniti. Questa strada ne dà un’idea abbastanza precisa ».

Il campione francese non nasconde il piacere di ritrovare la 208 T16 Pikes Peak, che ora ostenta colori aggressivi : « Adesso la sua potenza non mi impressiona più così tanto, mi ci sono abituato! Invece, la velocità con cui arrivano le curve è molto più sorprendente che in un circuito, in cui sai che devi frenare davanti al cartello « 100 metri ». Qui, arrivi in quinta o in sesta, vedi la montagna di fronte e ti chiedi dove devi frenare ».

Con i suoi 875 cavalli, questa « belva » è decisamente fuori del comune: « E’ ancora molto reattiva sul volante e per controllarla a fondo nella serie di curve veloci, ci vuole coraggio! si lascia sfuggire Sébastien Loeb. Con gomme slick così larghe e le velocità che si raggiungono, la minima imperfezione della strada fa sobbalzare molto la vettura». La prove di nuovi pneumatici, con una mescola più morbida, voluti da Michelin e una diversa regolazione dello sterzo permettono comunque di migliorare la situazione.

Per Jean-Christophe Pailler, il capo del progetto tecnico all’interno di Peugeot Sport, questa sessione all’aperto è come una prova generale sia per gli uomini sia per la tecnica: « I meccanici e gli ingegneri si abituano a lavorare sulla vettura in condizioni reali. Analizzano sempre meglio le sue minime reazioni alle regolazioni di assetto, scrutano anche il minimo rumore. Tutti hanno qualcosa da apprendere ».

Questa sessione al Mont Ventoux è anche un’opportunità per correre un po’ in quota: « Non sono le condizioni estreme di Pikes Peak con i suoi 4301 metri, ma è una tappa intermedia. Possiamo riscontrare differenze di funzionamento del motore anche se, con i nostri turbo, speriamo che la perdita di potenza dovuta all’altitudine sia molto inferiore rispetto a quella dei nostri avversari », aggiunge.

Prossima tappa: il Colorado, per i test che si svolgeranno, per sezioni di percorso, i prossimi 8, 9, 14, 15 e 16 giugno. Sarà l’ultima sessione di test prima di iniziare il programma ufficiale della gara, dal 24 al 30 giugno, il giorno X in cui Sébastien Loeb e la 208 T16 Pikes Peak si lanceranno alla conquista delle nuvole.

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