conclude in grande stile il quinto round della stagione sulla pista di Donington Park, conquistando la prima doppietta in carriera nel Campionato Mondiale eni FIM Superbike, la prima di Kawasaki dal 2000. Una giornata trionfale quella per il britannico, che si è avvicinato prepotentemente al capo classifica Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), ora a solo quattro punti di distanza – in attesa della decisione della Corte Disciplinare Internazionale FIM sul risultato di gara 2 a Monza.
Il dominio del pilota ufficiale Kawasaki è stato ancora più evidente in questa gara 2 di quanto non lo fosse stato nella precedente, con il margine sugli inseguitori che ha raggiunto numeri importanti, per poi stabilizzarsi sui sette secondi fino alla bandiera a scacchi.
Dal canto suo, Guintoli ha corso una gara intelligente riuscendo a ripetersi in seconda posizione, questa volta davanti al compagno di squadra Eugene Laverty (Aprilia Racing Team). L’ormai quasi ventisettenne, al suo primo podio sulla pista inglese, si è dovuto difendere nel finale dagli attacchi di Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet) fino al lungo del rivale alla chicane “Fogarty”, nel corso dell’ultimo giro.
Melandri è comunque riuscito a tornare in pista, chiudendo quinto dietro al connazionale Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia), autore di una performance più che positiva ed a tratti apparso in condizione di poter puntare ad un piazzamento sul podio, che gli manca da giugno dello scorso anno. Sesta posizione per l’altro pilota ufficiale BMW Chaz Davies – in leggero miglioramento rispetto alla prima gara – a precedere Loris Baz (Kawasaki Racing Team).
La battaglia a 4 per l’ottava posizione è stata vinta da Niccolò Canepa (Team Ducati Alstare), davanti a Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki), Michel Fabrizio (Red Devils Roma Aprilia) e Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike). Il pilota genovese, One Event per questo round, ha tenuto alta la bandiera del Team Ducati Alstare dopo il forfait di gara 2, causa problemi alla spalla sinistra, di Carlos Checa e la caduta di Ayrton Badovini, scivolato alla curva 2 ad inizio del diciannovesimo giro.
Weekend da dimenticare per Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki), di nuovo a terra all’ultima curva del tracciato (quinto passaggio) ma, a differenza di gara 1, in grado di tornare alla guida della sua GSX-R e di chiudere al tredicesimo posto.
Fonte Worldsbk.com – http://www.worldsbk.com
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