Twin’Run: una concept-car all’insegna della passione, che ritorna alle origini
Per i primi giri di pista davanti al grande pubblico, Twin’Run ha scelto il circuito del Gran Premio di Monaco.
D’altronde, quale miglior palcoscenico per presentare la nuova concept-car se non il leggendario tracciato della città monegasca! Nel mondo dello sport automobilistico Twin’Run incarna la passione per le corse della Marca di Dieppe e segue le orme delle celebri R5 Turbo e Clio V6. Il pubblico ha visto sfrecciare i tre bolidi durante una corsa a inseguimento, che rievocava la storia di Renault: in testa Twin’Run, con al volante Carlos Tavares*, Direttore Generale Delegato alle Operazioni, inseguita da una Clio V6, guidata dal pilota di F1 Charles Pic, e da una Maxi 5 Turbo, affidata al pilota cult, Jean Ragnotti.
Twin’Run: compatta, super energetica… e divertente!
Twin’Run segue naturalmente la scia della famiglia delle concept-car che incarnano la strategia Design di Renault. Il frontale emblematico, disegnato intorno alla losanga, richiama la nuova identità stilistica del Costruttore, che si applica, questa volta, al mondo delle corse.
Twin’Run sfoggia una silhouette compatta e molto dinamica: le ruote ai quattro angoli, gli sbalzi ridotti e l’alta cintura della scocca conferiscono dinamicità al modello e suggeriscono grande agilità. Le fiancate leggermente incavate, dalla forma ‘attillata’ e sormontate da una spalla dalle linee pronunciate, ancora più generosa a livello dei passaruota, ne sanciscono il carattere sportivo.
Il rosso e il blu
La livrea blu ricorda che Twin’Run incarna, accanto alla gemella Twin’Z, la 5° tappa della strategia Design di Renault, dedicata al gioco. L’aspetto opaco è frutto del lavoro eseguito sulle superfici e ne valorizza con precisione i volumi.
Lasciando trasparire una netta predisposizione per la personalizzazione, Twin’Run abbina il rosso al blu, sia per dare risalto allo stile grafico, lungo le spalle, sia per rafforzarne il carattere e gli attributi sportivi: fasce rosse lungo il padiglione, fascia della calandra, retrovisori ultrasottili, prese d’aria sul parafango, estremità dello spoiler posteriore, profilo sul contorno dei cerchi bianchi e neri…
Omaggio alla celebre sorella maggiore
Sulle porte, il numero “5” evoca la R5 Turbo, temibile auto da rally degli anni ’80.
Molti particolari rendono omaggio a questa sorella maggiore, come la forma dei fanali anteriori o i generosi fianchi posteriori. I quattro fari supplementari ultrapiatti, a tecnologia LED, reinterpretano, in chiave moderna, il portafari utilizzato durante le speciali notturne. Totalmente configurabili, i set di fari sono gestiti da un sistema di controllo a bordo, la cui messa a punto ha rappresentato una vera sfida, per la forte potenza illuminante sviluppata da un faro di appena 25 mm di spessore.
Con i pneumatici sportivi Michelin 18 pollici (205/40 R18), Twin’Run è solidamente ancorata alla pista.
Twin’Run: un’auto da corsa in tutto e per tutto
Twin’Run è stata sviluppata con il supporto della Società Tork Engineering / Poclain Véhicules, specializzata nella preparazione di telai per auto da corsa. Questa concept-car è dunque una vera auto da corsa: la carrozzeria in materiale composito poggia su un telaio multi-tubolare in acciaio, mentre il motore, in posizione centrale posteriore, proviene da Mégane Trophy.
Un motore V6 da competizione
Twin’Run è dotata di un motore V6 3,5 l, frutto dell’Alleanza Renault-Nissan, montato su Espace, Laguna e Latitude, ed utilizzato anche in competizione, in particolare su Mégane Trophy. Montato longitudinalmente in posizione centrale posteriore, questo propulsore 6 cilindri a V da 3.498 cm3 eroga una potenza di 320 cavalli a 6.800 giri/minuto e una coppia di 380 Nm a 4.850 giri/minuto. Forte e generoso fin dai bassi regimi, questo melodico V6 garantisce accelerazioni lineari e un’ottima motricità in curva e nelle fasi di ripresa. Il V6 è associato ad una trasmissione sequenziale a 6 rapporti SADEV, con differenziale autobloccante a slittamento limitato, che favorisce la precisione e la motricità di Twin’Run in curva. La frizione metallica bidisco deriva direttamente dalla competizione.
Le prese d’aria di aspirazione sono posizionate in corrispondenza dei passaruota posteriori. Gli estrattori d’aria, collocati nei pannelli laterali posteriori, garantiscono un adeguato raffreddamento del motore. L’impianto di raffreddamento beneficia di un design originale, con tubi in alluminio levigato, ben visibili nel pianale dell’abitacolo. Il motore è separato dal posto di guida da un pannello in plexiglas trasparente.
Per garantire un’adeguata ripartizione delle masse, diversi elementi sono stati installati sotto il cofano, come il serbatoio, la batteria, il radiatore e il servosterzo idraulico. La concept-car risulta così ben equilibrata, con il 57% delle masse all’anteriore e il 43% al posteriore.
Una carrozzeria composita
Anche la carrozzeria, in materiale composito di vetroresina poliestere, beneficia delle competenze acquisite in competizione, con rivestimenti in fibra di carbonio utilizzati per la lamina anteriore, il padiglione, il diffusore posteriore e gli archi ruota. La tecnologia della fibra di carbonio ha permesso di coniugare estetica ed efficienza, tenendo i costi sotto controllo.
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