Nel 50° anniversario della sua fondazione, Automobili Lamborghini si presenta all’edizione annuale di Techno Classica ad Essen nel padiglione 7 con due delle supercar che ne hanno fatto la storia.
La 350 GT del 1964 è la prima Lamborghini di serie, mentre la Miura P 400 SV del 1972 rappresenta l’ultima evoluzione della leggendaria Miura, la prima supersportiva dal design moderno. Entrambe le vetture esposte provengono dalla ricca collezione di auto storiche del Museo Lamborghini presso la sede dell’azienda a Sant’Agata Bolognese.
Un esperto nel settore delle parti di ricambio per le vetture storiche fornirà inoltre informazioni sui ricambi originali Lamborghini.
Lamborghini 350 GT
La 350 GT, dalla linea più equilibrata rispetto al prototipo 350 GTV, ideato da Franco Scaglione, è la prima Lamborghini ad entrare in produzione nel 1964. Con un motore a dodici cilindri da 3,5 litri messo a punto dall’ingegnere Giotto Bizzarrini eu na potenza di 280 CV, queste vettura raggiunge una velocità massima di 250 km/h. La 350 GT è dotata di una carrozzeria con componenti in alluminio, sospensioni a ruote indipendenti e quattro freni a disco. Alcuni esemplari sono dotati di differenziale autobloccante. Per la fine del 1966 la Carrozzeria Touring ne ha prodotte 120 di cui le ultime hanno il motore da 4 litri, con la stessa potenza del 3,5 litri, ma con maggiore coppia. A queste si aggiungono anche due spyder (350 GTS) realizzate dalla stessa carrozzeria.
Lamborghini Miura P 400 SV
La domanda ancora sostenuta della Miura S induce la Casa di Sant’Agata Bolognese a presentare una sostanziale evoluzione, il modello SV (Super Veloce), mentre è in corso lo sviluppo della rivoluzionaria Countach LP 500, che verrà presentata in anteprima mondiale nella primavera del 1971. La Miura P 400 SV è equipaggiata con un motore V12 da 4 litri e 385 CV e raggiunge una velocità massima di oltre 290 km/h.
La SV, che ha perso le caratteristiche “ciglia” sui fanali, si distingue per una nuova sospensione posteriore, carreggiate allargate e un motore da 385 CV, per lo più dotato di lubrificazione separata, a differenza delle precedenti versioni. L’ultima Miura viene consegnata nel gennaio del 1973 alla famiglia di un noto industriale italiano. Dal 1971 al 1972 ne vengono prodotti 150 esemplari.
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