Dani, che ha centrato tre vittorie nelle ultime quattro gare, è al momento secondo in Campionato e alla caccia di Lorenzo per la corsa al titolo iridato. Il pilota spagnolo Repsol Honda arriva in Giappone determinato a ripetere il successo ottenuto su questa pista lo scorso anno e a ridurre il gap di 33 punti che lo separano dal leader, quando mancano quattro gran premi alla fine della stagione. Dani ha vinto a Motegi in tutte e tre le classi, 125cc (2002), 250cc (2004) e MotoGP (2011).
Casey, costretto a saltare gli ultimi tre gran premi a seguito della lesione subita nella caduta durante le qualifiche di Indianapolis, non vede l’ora di tornare in pista e valutare le condizioni della sua caviglia destra. Operato il 30 agosto scorso, Casey ha trascorso la convalescenza in Australia con l’obiettivo di tornare in forma per le ultime gare del 2012. Il pilota australiano Repsol Honda, attualmente terzo in classifica con 186 punti, è matematicamente fuori dalla corsa al titolo iridato, ma darà il massimo per chiudere la stagione nel miglior modo possibile, prima di ritirarsi da questo sport. A Motegi Casey ha vinto solo una volta, nel 2010 in MotoGP.
Dani Pedrosa
“È sempre bello correre a Motegi, il tracciato mi piace molto e per la Honda questo è uno dei fine settimana più importanti della stagione. Adesso ci aspetta un periodo molto impegnativo, ma dobbiamo mantenere la concentrazione, procedere passo passo e affrontare una gara alla volta. Per quanto riguarda Motegi, la pista ha violente frenate e forti accelerazioni. Dobbiamo lavorare molto a livello di anti-impennamento, maneggevolezza in accelerazione, stabilità in frenata e ed avere una buona uscita di curva. Lo scorso anno abbiamo fatto una bella gara e con la squadra daremo il massimo per essere altrettanto competitivi”.
Casey Stoner
“Sarà bellissimo rivedere tutta la mia squadra e tornare in sella alla mia moto questo fine settimana a Motegi. Le ultime sei settimane sono state dure, sono dovuto restare a lungo seduto per far riposare la caviglia, ho fatto fisioterapia e ho cercato di impegnare il tempo in qualche modo. Per fortuna c’era Ally che mi ha tenuto occupato! Ho seguito le corse da casa e mi dispiace molto per l’incidente di Dani a Misano, ma queste cose succedono, come era accaduto a Jorge nel GP di Assen. Il circuito di Motegi è molto “stop and go” con tante frenate violente e forti accelerazioni. E’ una pista impegnativa per il fisico e la prima sessione di venerdì sarà cruciale per cap ire come si comporterà la mia caviglia nello stivale, quanto sarò in grado di muoverla e quanta pressione potrò esercitare”.
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