Auto Union Type D
Questo è uno dei momenti più emozionanti nella storia di AUDI AG; per noi si è finalmente chiusa una parentesi.” Così ha commentato Thomas Frank, Responsabile Audi Tradition. Alcune settimane fa la Casa di Ingolstadt ha riacquistato una delle rarissime Frecce d’Argento Auto Union, dotata ancora per la maggior parte di componenti originali. Si tratta della Auto Union Type D a doppio compressore del 1939, una delle due leggendarie “vetture di Karassik”. AUDI AG possiede così tre delle cinque auto da corsa Auto Union che possono vantare un’assoluta originalità.
Negli anni ’30 nasce il mito delle “Frecce d’Argento”. Le auto da corsa tedesche Auto Union e Mercedes-Benz fanno il loro ingresso sulla scena delle competizioni internazionali nel 1934 come vetture sportive di nuova concezione, in color argento e con un design futuristico mai visto prima. Mentre Mercedes-Benz si affidava ai motori anteriori, il motore della Auto Union era collocato dietro il conducente, oggi uno standard nella Formula 1. Fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel 1939, entrambe le Case dominarono i circuiti d’Europa.
Le auto da corsa da 16 e 12 cilindri delle Case di Zwickau e Stoccarda conseguirono, infatti, numerose vittorie. Piloti come Bernd Rosemeyer, Tazio Nuvolari, Hans Stuck (Auto Union), Rudolf Caracciola, Manfred von Brauchitsch, Hermann Lang (Mercedes-Benz) sono considerati ancora oggi degli eroi nel mondo del motorsport, poiché, pur gareggiando senza alcun standard di sicurezza, raggiungevano velocità superiori ai 300 km/h. Nel 1937, lungo i rettilinei del circuito dell’Avus a Berlino, il contachilometri della vettura di Rosemeyer segnò addirittura i 380 km/h.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale interruppe bruscamente la cosiddetta era dei compressori. Mentre Mercedes-Benz riuscì a mettere in salvo quasi tutte le sue Frecce d’Argento dopo la totale disfatta della Germania, alla Auto Union accadde il contrario. Zwickau venne occupata dall’Armata Sovietica, la Auto Union si sciolse e gli stabilimenti furono chiusi. In questo contesto, gli occupanti russi trovarono le Frecce d’Argento della Auto Union in un padiglione sopraelevato di una miniera. Le vetture furono portate nell’ex Unione Sovietica come bottino di guerra e, una volta arrivate lì, se ne persero le tracce.
La nuova Auto Union GmbH (l’attuale AUDI AG), fondata nel 1949 a Ingolstadt, aveva così dato per disperse le grandi testimoni della storia del motorsport della Auto Union AG. La Guerra Fredda era cominciata da tempo e la cortina di ferro era calata in Europa. Restava soltanto una Auto Union Type C, regalata al Deutsches Museum di Monaco ancora prima della Seconda Guerra Mondiale, ma poi danneggiata durante i bombardamenti sulla città.
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