Il Red Bull Indianapolis Grand Prix inizia con Stoner presente e Hayden assente e con una curiosità importante: solo Jorge Lorenzo monta gomma a mescola morbida posteriore. Parte fortissimo, come sempre, Dani Pedrosa, ma alla prima curva attacca subito Ben Spies, mentre Lorenzo e Dovizioso completano le prime 4 posizioni. Subito fuori Mattia Pasini per nulla fortunato con la Speed Master: per la 5ª volta in stagione non conclude la gara. Lo emula Danilo Petrucci con problemi al motore.
Poche curve e sembra già gara a due tra Spies e Pedrosa con lo spagnolo decisamente più rapido sul rettilineo del BrickYard. Lorenzo sembra poter recuperare sui primi due mentre Dovizioso, Bradl e Stoner nelle prime sei posizioni. Nelle retrovie si ritira anche Pirro (San Carlo Honda Gresini) mentre in CRT la sfida è tra i piloti Power Electronics e Yonny Hernandez.
A 22 giri dal termine primo colpo di scena con Ben Spies che rompe il motore sul rettilineo principale. Nella stessa tornata Pedrosa fa segnare il record del circuito con il tempo di 1’39.285.
3 giri più tardi, alla famigerata curva 16, Cal Crutchlow perde aderenza mentre si trovava in settima posizione. Davanti Stoner supera Dovizioso e si porta in terza posizione. Attaccati al treno del podio anche Stefan Bradl e Alvaro Bautista.
Si ritira anche Randy de Puniet (Power Electronics) mentre Lorenzo davanti prova ad alzare il ritmo e riprendere un Pedrosa in fuga e virtualmente a 18 punti di distacco in classifica generale. Nonostante uno spavento il numero 26 non sembra avere rivali oggi e vola veloce verso il secondo trionfo stagionale.
Sul podio c’è ancora una volta Lorenzo che in ottica Campionato non sbaglia un colpo e soprattuto non cade mai. L’unica lotta aperta è quella per il terzo posto con Stoner e Dovizioso che se la giocano fino all’ultimo: l’attacco buono è quello dell’italiano a 7 giri dal termine che trova così il quinto podio stagionale.
Alvaro Bautista (San Carlo Honda Gresini) e Stefan Bradl (LCR Honda) chiudono le prime sei posizioni con Rossi, settimo, addirittura a 27 secondi dal tedesco e a 57 da Pedrosa. Nella top ten anche Karel Abraham (Cardion AB) Yonny Hernandez (Blusens Avintia) e Aleix Espargaró (Power Electronics). Il catalano non è il primo CRT, ma con la caduta del compagno di squadra ora vanta 6 punti per la leadership.
Fonte MotoGP.com
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