Con il week end di Budapest si apre il girone di ritorno per la Formula 1. Dieci gare che hanno poco in comune con le prime dieci di tutti gli altri campionati finora disputati. Un mondiale 2012 iniziato bene per la Mclaren, che ha vinto la gara di apertura con Button, ma dopo il trionfo in Australia l’ex campione del mondo ha avuto molti passaggi a vuoto durante le gare successive che lo hanno allontanano dal vertice. In Malesia è la Ferrari di Alonso la più veloce, un po’ a sorpresa ribalta i pronostici dopo il brutto esordio australiano. Nonostante la vittoria la macchina di Maranello ha molti problemi ed appare lontana dalla Mclaren e dalla Red Bull che a sua volta non è performante come lo scorso anno. Così, gara dopo gara inizia a venir fuori un sostanziale equilibrio nelle prestazioni, che per la prima volta nella storia della massima competizione motoristica si traduce in sette vincitori diversi nelle prime sette gare. Rosberg regala il primo trionfo alla Mercedes in Cina, Vettel conquista il gradino più alto del podio solo al quarto tentativo in Barhain. Al GP successivo e dopo tanti anni di digiuno è la Williams del venezuelano Maldonado a vincere a Barcellona. A Montecarlo la vittoria torna alla scuderia anglo –austriaca con Webber, e in Canada è invece Lewis Hamilton a regalare la seconda vittoria alla Mclaren. In tutte queste gare, dunque, mai una supremazia, mai un team che sia stato capace di imprimere un ritmo nettamente superiore agli altri. Nel frattempo la Ferrari che sin dall’inizio stagione ha accusato problemi di trazione, ma anche di velocità massima, ha cominciato pian piano a recuperare fino alla svolta di Valencia, dove Alonso ha vinto. A Silverstone, solo un decadimento delle gomme nel finale lo ha costretto al secondo posto dietro Webber, per poi compiere il capolavoro di domenica scorsa ad Hockenheim. Con una prova magistrale ha vinto davanti alle velocissima Mclaren di Button e la Red Bull di Vettel (poi penalizzato e retrocesso in quinta posizione per via del sorpasso fuori pista).
Ora i V8 sono pronti a rombare per il Gran Premio d’Ungheria, che si disputerà domenica a sul circuito dell’Hungaroring. L’undicesima prova del calendario iridato 2012 è attesa con molta curiosità dai tifosi e dagli addetti ai lavori. Il round magiaro sarà ospitato con la sua planimetria stretta e tortuosa, senza frenate importanti, dove i sorpassi sono estremamente difficili. Il pilota spagnolo del “cavallino rampante” punta a ripetersi, ma dovrà fare i conti con le ambizioni dei rivali, da cercare soprattutto nell’abitacolo della Red Bull e della McLaren, ma anche Mercedes e soprattutto la Lotus con Raikkonen e Grosjean sono da tenere d’occhio, hanno fatto fin qui un ottimo campionato e la sensazione è che prima o poi possa arrivare anche per loro una vittoria. In casa Red Bull è arrivata l’ammonizione della Fia a non usare più la mappatura del motore utilizzata in Germania, evidentemente alla Red Bull si sta cercando in tutti i modi di sfruttare le capacità di Adrian Newey per recuperare sui rivali… Con una Ferrari così, e soprattutto con la consistenza e la forza di Fernando Alonso, adesso sono gli altri che devono inseguire e temere la rossa. Domani le prime risposte durante le qualifiche.