Yokohama Italia, continua il suo viaggio nel mondo pittorico di Vlastimil Kosvanec, pittore boemo della prima metà del ‘900 (Karlin 1887, Praga 1961). Testimone di anni tanto complicati quanto ricchi di eventi che segneranno la storia europea e mondiale a seguire, Kosvanec fa della sua arte pittorica un caleidoscopio di tecniche ed espressioni geniali, che meritano oggi un degno riconoscimento dalla comunità artistica e culturale contemporanea. Merito del Museo Martinengo Villagana l’aver riportato alla luce le opere di Kosvanec e aver avuto l’idea di farle conoscere al pubblico, avvalendosi dello studio del professor Roberto Consolandi, attraverso la prima mostra tenutasi presso il Palazzo dei Conti Martinengo di Villagana, nel comune di Villachiara (BS). L’opera di divulgazione dell’arte di questo straordinario artista continua, sempre grazie a un progetto del Museo Martinengo Villagana, con una seconda rassegna a cura del prof. Consolandi dal titolo “La Quinta Luce”, che si terrà a Firenze, presso il Palazzo Medici Riccardi – Museo Mediceo dal 6 settembre 2012 e sino all’11 novembre. La splendida cornice del palazzo fiorentino porterà Kosvanec a una degna presentazione nazionale e internazionale, che finalmente donerà lo status necessario e la giusta notorietà alla sua eccezionale opera.
La mostra presenterà un importante e straordinario inedito dell’artista, un autoritratto in età avanzata. Si aprirà e chiuderà infatti con il primo e l’ultimo autoritratto dell’autore, un toccante contrasto fra la giovinezza e la forza spregiudicata del primo, dove l’artista guarda al suo spettatore con aria sfidante, e l’ultimo, nel quale il pittore mostra i segni dell’età e della malattia.
L’arte di Kosvanec è influenzata inizialmente da grandi maestri come il professor Hynais, che lo guida tra manifestazioni realiste, impressioniste, post-impressioniste e simboliste ed egli frequenta altri importanti esponenti della cultura mitteleuropea. Oltre a dipingere, Kosvanec collabora con importanti riviste come vignettista satirico e ha il merito di illustrare un’edizione del capolavoro “I Miserabili” di Victor Hugo. Kosvanec conosce l’apice della popolarità negli anni ’30, quando ritrae anche numerosi politici e personaggi illustri.
Lo stile di Kosvanec si riconosce nel colore, nella luce, nel tratto deciso e nella joie de vivre espressa dai suoi quadri. La natura diventa un tutt’uno con la figura femminile, e la donna mitizzata s’identifica nella ninfa o appare rappresentata come una dea. Una pittura positiva, mai tragica, in contrasto con i tempi difficili in cui vive, quando scontri politici, guerre, totalitarismi e orrori sfilano sul palcoscenico della storia. Il suo essere fuori dagli schemi, originale e libero, è causa della sua fine in disgrazia e oblio. Ed oggi, per recuperare la sua identità e la sua arte, la mostra “La Quinta Luce” dona un’indimenticabile opportunità a tutti gli appassionati e non.
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