L’arrivo alle 9.11 con le tre Panamera Diesel in parata. Tutti insieme appassionatamente dopo una 24 Ore ricca di fatti e colpi di scena che hanno reso elettrizzante la prima edizione della “Panamera Diesel, 24 Hours Challenge, Economy Run”. L’anello di velocità della pista prove del Technical Center di Nardò è stato lo scenario dove due Panamera condotte da 12 giornalisti divisi in due equipaggi si sono sfidate a confronto con la vettura dei piloti professionisti della Porsche Sport Driving School. L’obiettivo grazie ad un’appassionante 24 Ore era quello di portare l’attenzione sulle doti di stradista grazie a comfort e consumi ridotti della Porsche Panamera Diesel ad un anno di distanza dal suo lancio commerciale.
La chiave vincente è stata privilegiare l’efficienza della Panamera Diesel: chi ha inseguito solo il risparmio di carburante, con un picco assoluto che ha raggiunto i 18,9 km/l ha dovuto soccombere a chi, invece, ha abbinato anche la ricerca della percorrenza più alta. Insomma, non era necessario andare piano, ma anzi era possibile trarre il massimo risparmio dalla vettura viaggiando proprio alle velocità limite del codice della strada.
Le tre Panamera hanno coperto un totale di 7.967 km ad una velocità media di circa 120 km/h con un consumo di 6,1 litri per 100 km, in linea con i valori dichiarati dalla Casa (6,8 litri per 100 km NCPE). La distanza poteva essere maggiore se le forature sui panettoni che delimitano l’anello non avessero resa necessaria la neutralizzazione della prova per due ore per motivi di sicurezza.
Marco Scafati (La Repubblica), team leader della squadra B composta anche da Luca Contartese (Virgiliomotori), Roberto Sposini (Gente Motori), Mario Cornicchia (Motorbox.com), Lodovico Basalù (Auto) e Alessio Odinzoff (Canale Italia) nella 24 Ore ha coperto una distanza di 2.714 km e ha raggiunto un fattore K di 1819, frutto della velocità media di 120,73 km/h per un consumo medio di 15,06 km/l. L’equipaggio della vettura B, seguendo l’esempio dei piloti professionisti, ha capito che non si dovevano penalizzare le prestazioni sull’altare del risparmio energetico.
Si tratta di un falso mito che ha portato fuori strada Enrico De Vita (Automoto.it) e il team A formato da Giorgio Ursicino (Gruppo Caltagirone), Roberto Mazzanti (Qn Nazionale), Sergio Pastore (Megamodo), Aldo Tagliaferro (Giornale di Parma) e Marco Gentili (Motorcult – Sky Sport) che hanno rinunciato ad esaltare alcune doti della Panamera Diesel come l’efficienza aerodinamica, il basso attrito nel rotolamento e il rendimento del motopropulsore che hanno permesso, invece, performance sorprendenti, ben al di là delle più rosee previsioni. La vettura A ha raggiunto un fattore K di 1787 (che è il prodotto della velocità media di 110,82 km/h con un consumo medio di 16,13 km/l), mentre ha coperto una distanza di 2.485 km.
Fra i singoli giornalisti la migliore performance è risultata quella di Marco Scafati: in tre turni di guida computati ha ottenuto un fattore K di 1915, frutto della velocità media di 123,75 km/h per il consumo di gasolio di 15,475 km/l, mentre il pilota più rappresentativo della vettura A è stato Giorgio Ursicino (Gruppo Caltagirone) che nella stessa unità di tempo ha raggiunto un fattore K di 1865 (risultato della velocità media di 103,75 km/h per il consumo di carburante di 17,975 km/l). L’equipaggio C dei piloti professionisti è arrivato ad un fattore K di 1914, beneficiando però di un pit stop ogni due ore, in luogo delle soste dei giornalisti che erano scandite a ciascuna ora.
A tutti i partecipanti, stanchi, ma soddisfatti, è andato un prestigioso riconoscimento a ricordo della 24 Ore nel corso della premiazione che si è tenuta al Risorgimento Resort di Lecce.
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