Sara Errani e il suo sport
Se voi tenniste italiane vi state affermando, lo stesso non si può dire dei maschi. Perché, secondo lei? «Perché le donne hanno più spirito di sacrificio. In Italia non c’è la cultura del correre, del soffrire. I maschi pensano di vincere con il colletto della maglia alzato, senza sudare, con l’ace al servizio e i colpi di classe. I ragazzini scendono in campo pensando a un fighetto come Federer, mica a Nadal che, avendo meno armi naturali, suda e lotta. Dovrebbero capire che, prima di diventare così, anche Federer si è fatto il mazzo». Nel calcio, per chi fa il tifo? «Il calcio mi piace molto, giocavo anche decisamente bene, e Juve e Milan mi sono sempre state simpatiche, ma non ho mai avuto una squadra del cuore. Detesto l’Inter, questo sì». Non la disgustano gli scandali, come quello recente delle scommesse e delle partite truccate? «Certo che mi disgustano. E penso che lì ci siano dentro tutti. Impossibile che non sapessero». Dovesse fidanzarsi con un calciatore, chi le piacerebbe? «Matri della Juve. Della Nazionale, Giovinco: piccolino, ma lo preferisco a Marchisio. Mi piacciono i bravi ragazzi. Uno come Balotelli, per dire, non lo sopporto. Non mi è piaciuto all’Europeo e non mi piace proprio lui, il personaggio, il suo atteggiamento strafottente. Non mi va giù».
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