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La SBK vola negli Stati Uniti

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Dopo la fantastica sfida di Donington con cinque piloti e quattro Case in gioco fino all’ultima curva, il Campionato Mondiale Eni Superbike vola negli Stati Uniti per il sesto dei quattordici round del calendario 2012. Com’è tradizione, le due gare si correranno di lunedì, il 28 maggio, Memorial Day in onore alle forze armate.Le derivate dalla serie saranno di scena al Miller Motorsports Park, il tracciato per moto più moderno e sicuro del nord America. L’impianto è stato inaugurato nel 2008 ad una quarantina di chilometri da Salt Lake City, capitale dello Utah, poco lontano dalla pianura di Bonneville, storico teatro della caccia ai record di velocità. Il Mondiale eni Superbike è il top event dell’anno in quest’area degli States, fin dalla prima edizione del 2008. Lo splendido tracciato misura 4907 metri e sul rettilineo principale, lungo 1100, le Superbike sfiorano i 320 km/h.
La tappa americana è da sempre una delle più affascinanti perché la Superbike è nata e si è sviluppata negli Stati Uniti dalla metà degli anni ’70, acquisendo validità Mondiale dal 1988. Anche la scaramanzia gioca a favore: da tre stagioni chi ha sbancato il Miller Motorsports Park è poi diventato Campione del Mondo.
Il precedente Round di Gran Bretagna non ha modificato la classifica che vede Max Biaggi (Aprilia Racing) leader dalla prima gara – prima e unica vittoria dell’ex-iridato in questa stagione. Biaggi qui vinse due anni fa balzando in vetta al Campionato e spiccando il volo verso il titolo.
L’Aprilia è braccata dalla Kawasaki di Tom Sykes che, oltre a centrare quattro pole su cinque, ha dominato il round di Monza; il 26enne britannico è a soli 5 punti da Biaggi. Ogni gara delle 18 che restano (9 round) ne assegna 25.
Il successo di Donington ha rimesso in carreggiata la Honda del World Superbike Team di Jonathan Rea, che con due successi all’attivo insegue dal terzo posto con 20,5 punti di ritardo dalla vetta. Gli USA sono un viatico importante per il Mondiale di Althea Racing perché qui il 39enne spagnolo Carlos Checa ha fatto sempre la differenza dominando sia con Honda (2008) che con la bicilindrica bolognese (2011). Checa, che ha all’attivo anche tre Superpole (2008, 2010, 2011), punterà al doppio bersaglio per recuperare i 23 punti che lo separano da Biaggi. La BMW Motorrad è atterrata negli Stati Uniti con il morale alle stelle dopo lo storico primo successo di Marco Melandri sul tracciato britannico. Il ravennate è a -31 punti da Biaggi, ed è inseguito a sua volta dal compagno di squadra Leon Haslam: sulla classifica di entrambi pesa la scivolata che li ha visti coinvolti all’ultima curva di Donington.
Miller è terreno di caccia per Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) che qui un anno fa ha centrato il primo podio in Superbike. Il francese ha poi rotto il ghiaccio due round fa ad Assen.
La FIXI Crescent Suzuki ha recuperato a tempo di record John Hopkins che sarà la stella del pubblico di casa. Il pilota americano aveva saltato Donington per i postumi di una scivolata in gara 1 a Monza. La GSX-R punta molto anche su Leon Camier, che sul tracciato dello Utah vanta due secondi posti.
Tanti protagonisti in cerca di vittoria saranno garanzia di spettacolo in due sfide dal pronostico difficile. Basti pensare che nelle dieci gare disputate ci sono stati sei vincitori (Biaggi, Checa, Rea, Guintoli, Sykes e Melandri) con cinque moto differenti: Aprilia, BMW, Ducati, Honda e Kawasaki. Manca all’appello solo la Suzuki, che però sta lavorando per avvicinarsi il vertice.

 Classifica (dopo 5 di 14 round): 1. Biaggi 128,5; 2. Sykes 123,5; 3. Rea 108; 4. Checa 105,5; 5. Melandri 97,5; 6. Haslam 89; 7. Guintoli 85; 8. Laverty 65; 9. Giugliano 50; 10. Smrz 44,5; etc. Costruttori: 1. Ducati 161,5; 2. Aprilia 139; 3. BMW 131; 4. Kawasaki 129,5; 5. Honda 112; 6. Suzuki 40,5

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