Ritorno all’antico per Felipe Massa e la Scuderia, ai bei tempi in cui, liberi da vincoli regolamentari si macinavano chilometri su chilometri sul tracciato del Mugello per sviluppare la monoposto. Purtroppo, questa parentesi in Toscana dura solamente tre giorni e il primo, ieri, se n’è andato via quasi tutto sotto la pioggia. Oggi invece il sole ha accompagnato praticamente tutto il test e i piloti si sono potuti godere pienamente questo fantastico tracciato adagiato sulle colline dell’Appennino Toscano. Fra i quattrodici piloti scesi in pista oggi, Felipe Massa e Michael Schumacher erano quelli che meglio conoscevano la pista, avendovi trascorso – soprattutto il tedesco – tantissime ore al volante di una monoposto di Formula 1.
E se Michael ha utilizzato quasi ogni minuto delle otto ore di bandiera verde teoricamente disponibili (144 i giri percorsi dal pilota della Mercedes), Felipe non ha voluto essere molto da meno del suo ex-compagno di squadra, mettendo insieme 106 tornate. “Mi ha fatto molto piacere tornare a guidare qui al Mugello, un tracciato sensazionale” – ha detto Felipe al termine del test – “Qui ho fatto la mia prima gara in Europa quando ero un ragazzo e il primo test in Formula 1, cui ne sono seguiti tanti con la Ferrari. E’ vero che è una pista molto diversa da quelle in cui corriamo di solito ma non lo è poi tanto da circuiti come quello di Barcellona, quando ancora non aveva la modifica alla chicane nel terzo settore, o quello di Silverstone. Peraltro, provare per un pilota è sempre importante perché si imparano molte cose sul comportamento della macchina: non basta stare al simulatore che, come dice la parola stessa, simula ma è fondamentale per noi poter guidare sull’asfalto.
E’ questo il motivo per cui questa giornata è stata comunque utile, nonostante la macchina fosse quasi identica a quella che ho guidato in Bahrain, sia per me che per la squadra. Abbiamo lavorato principalmente sugli pneumatici, sullo studio del loro comportamento sulla breve e sulla lunga distanza e su un paio di soluzioni aerodinamiche oltre che su diversi assetti della vettura. Abbiamo completato quasi tutto il programma e domani toccherà a Fernando sperimentare alcune delle novità che abbiamo preparato per l’inizio della stagione europea.”
“E’ chiaro che dobbiamo fare un bel passo avanti il prima possibile se vogliamo essere competitivi” – ha proseguito Felipe – “Ho fiducia nel lavoro che abbiamo fatto in queste ultime settimane ma non potremo davvero sapere se avremo ottenuto il nostro obiettivo finché non saremo a Barcellona. Anche le altre squadre hanno lavorato sicuramente molto quindi se vogliamo progredire dovremo aver compiuto un salto importante come prestazione. E’ un campionato molto lungo ma noi dobbiamo recuperare terreno nelle prossime tre-cinque gare se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi e questo è un momento importante per migliorarci.”
Oggi toccherà a Fernando, che a Maranello dove ha incontrato Luca di Montezemolo e Stefano Domenicali, terminare il lavoro in pista mentre in fabbrica si continuerà a spingere fino all’ultimo sulla progettazione e sulla produzione dei nuovi pezzi. Ogni giorno di lavoro a disposizione in più è un vantaggio che non va sprecato.
- Automotive: come sta cambiando il settore con la digitalizzazione? - 16 Dicembre 2024
- Guida all’assicurazione auto online - 9 Dicembre 2024
- È più conveniente comprare un’auto nuova o usata? - 27 Novembre 2024