Da 25 anni, il pulmino Volkswagen a trazione integrale è parte integrante della gamma Volkswagen Veicoli Commerciali. L’evoluzione continua anche per la nuova generazione del T5, nella quale da quest’anno è disponibile per la prima volta la configurazione 4 MOTION più cambio automatico. La trazione integrale, con cambio manuale a 6 marce, è offerta in abbinamento alle due versioni più potenti del motore 2.0 TDI (140 e 180 CV) e, in combinazione con la motorizzazione 180 CV, può essere anche associata al cambio a doppia frizione DSG. Quest’ultima opzione è molto richiesta per i modelli Multivan, Caravelle e Transporter. A partire da giugno, questa possibilità sarà estesa anche al California. Anche nella gamma T5, il cambio a 7 marce DSG avrà così la possibilità di farsi apprezzare perché unisce il comfort di un cambio automatico convenzionale all’efficacia di un cambio manuale.
Il cambio DSG, economico e confortevole, apre un nuovo capitolo quanto a rapidità e fluidità di innesto. I cambi di marcia, infatti, avvengono entro pochi centesimi di secondo e senza interruzioni di alcun tipo della forza motrice. Più costante di qualunque altro cambio automatico, il DSG racchiude in sé i concetti di ecocompatibilità, sportività e comfort in un’eccezionale trasmissione. Nessun altro cambio automatico funziona in modo così parsimonioso, veloce e preciso. La settima marcia del nuovo cambio DSG è stata concepita come overdrive, ossia con rapporto particolarmente lungo. Questo diminuisce il regime di rotazione del motore e, di conseguenza riduce i consumi e le emissioni, nonché la rumorosità, soprattutto in autostrada.
L’innovazione è rappresentata dalla trazione integrale 4MOTION ulteriormente migliorata, impiegata sulla nuova generazione del T5. La più recente versione della frizione a lamelle ad attrito ottimizzato stabilisce i parametri di riferimento per quanto riguarda trazione, sicurezza, comfort ed economicità. Diversamente dal modulo Haldex2 a regolazione meccanica finora utilizzato, il nuovo Haldex4 è dotato di un comando elettronico. Pertanto, all’interno della frizione lamellare, la pressione dell’olio che determina la distribuzione della coppia alle ruote posteriori, non viene più creata dalla differenza del numero di giri tra asse anteriore e asse posteriore, bensì da una pompa elettrica che alimenta il serbatoio dell’olio con una pressione pari a 30 bar.
Questo serbatoio, al contempo, consente di disinserire temporaneamente la pompa elettrica e di ridurre così il consumo di carburante.
Infatti, mediante una valvola a comando elettronico, può a sua volta garantire, in modo variabile, la pressione prevista alle lamelle della frizione, regolando con precisione e in modo graduale il flusso di forza alle ruote posteriori. In casi estremi, è possibile persino una distribuzione completa della coppia all’asse posteriore.
La frizione Haldex, che è azionata dall’albero cardanico, attiva, in modo estremamente rapido, i comandi dell’elettronica di controllo. Questo non solo migliora la trazione su terreni accidentati e su fondo stradale sdrucciolevole, ma anche la sicurezza attiva in generale. Se, ad esempio, i sensori della ruota rilevano uno slittamento sull’asse anteriore, la trazione viene trasmessa all’asse posteriore ancor prima che inizi il sottosterzo. Nel complesso, l’elettronica di comando analizza quasi 40 segnali diversi,
tra cui anche angolo di sterzata, posizione dell’acceleratore e regime del motore. La perdita di trazione di singole ruote viene evitata dal bloccaggio elettronico del differenziale EDS mediante interventi mirati di frenata. Per il sistema 4MOTION la
Volkswagen Veicoli Commerciali offre come optional anche un differenziale meccanico per l’asse posteriore, che garantisce il massimo in termini di trazione anche su strade non asfaltate. Ora, l’ESP rinnovato non viene più disattivato all’inserimento del
differenziale posteriore autobloccante.
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