Si arricchisce ulteriormente il panorama dei protagonisti del mondo custom che, con la loro presenza e le loro creazioni, renderanno il prossimo Motor Bike Expo (Veronafiere, 20 – 22 gennaio 2012) un evento di assoluto valore mondiale per il settore. Intanto è importante ricordare i nomi delle star internazionali di cui era stata già annunciata la partecipazione. Si parte con il popolarissimo Jesse James, che torna al Motor Bike Expo a tre anni dalla sua precedente apparizione. L’acclamato leader della West Coast Chopper – capace da solo di muovere stuoli di appassionati – troverà una compagnia di altissimo livello formata anche da Arlen e Cory Ness, dai Battistinis, da Russel Mitchell e ancora da Danny Schneider (Hardnine Choppers), Zen Motorcycles, TPJ Custom, Cycle Kraft, Custom Design Studios, Ehinger Kraftrad, DK Motorrad e Peder Johansson (Hogtech), e da Mondo Porras (Denver’s Chopper), Derk “Bad Dad” Hinsey e suo figlio Jacob e Rick Fairless (Strokers Dallas), questi ultimi quattro tutti ospiti della Federazione Italiana Customizer, fino alla sempre più ampia e qualificata schiera di interpreti italiani del mondo custom.
Il salone dedicherà al custom ben 4 dei 7 padiglioni dell’esposizione al coperto tra cui il n. 5, popolato di fantastiche Hot Rod e reso ancor più coinvolgente dalla customizzazione live di una Dodge del ’48 eseguita da un gruppo di specialisti sotto la supervisione del fuoriclasse mondiale Alex Gambino.
E a pochi giorni dall’apertura del Motor Bike Expo giungono le notizie di altre importanti adesioni o maggiori particolari su quelle già pervenute.
Anzitutto ai Bike Show già programmati (Custom Chrome International Series, LowRide, H-D Blackline Contest e FIC in collaborazione con IMBBA) se ne aggiungerà un altro, organizzato direttamente da Motor Bike Expo e riservato agli inviati della stampa specializzata internazionale. Al Magazine Award (così è stato battezzato) parteciperanno tutte le più importanti riviste del settore tra cui le statunitensi Hot Bike (che ha designato il direttore Jordan Mastagni) e Dice, la britannica Sideburn e l’australiana GKM, rappresentata da Guy Bolton.
I giurati saranno liberi di scegliere tra tutte le moto in esposizione, alle vincitrici (la premiazione si svolgerà domenica 22, immediatamente dopo la premiazione di CCE Championship, sul palco Motor Bike Expo, pad. 1) sarà dedicato un reportage sulle riviste partecipanti.
Hot Bike è dedicata agli appassionati di Harley-Davidson e Jordan Mastagni ne è il direttore. Ogni mese Hot Bike propone tutte le novità del settore V-Twin, da approfondimenti tecnici fino ad articoli sulle custom più hot del momento. Il prestigio della rivista e la conoscenza del mondo delle moto in generale (e di questo segmento particolare) di Mastagni contribuiscono a garantire l’alto livello del Magazine Award.
Ma una delle novità più clamorose è rappresentata dalla moto che Danny Schneider, di Hardnine Choppers, sta costruendo appositamente per Verona. Si tratta di una Triumph Tiger Club Flat Tracker del 1950 di cui sono state anticipate alcune immagini provenienti dalla sua officina. Dopo il successo che Danny, versatile ed esuberante customizer svizzero, ha riscosso con la Triumph portata allo Show di Mike Lichter, all’Artistry in Iron Show di Las Vegas, e al Mooneyes Show di Yokohama, dove Schineider è stato nuovamente invitato, è lecito attendersi un’altra creazione che farà scalpore.
Intanto il suo collaboratore René ha praticamente completato la Yamaha XS rigida ugualmente pensata per Verona.
L’Hardine Choppers è stata fondata a Berna nel 2002; l’azienda di Danny Schneider ha fatto il suo salto di qualità nel 2005 con le prime realizzazioni complete; ma la vera svolta risale al 2008, quando Danny fu il primo preparatore elvetico ad essere invitato allo Yokohama Mooneyes Show, in Giappone. Il grande successo riportato nell’Estremo Oriente fu poi consacrato dal terzo posto all’edizione 2010 del mondiale AMD nella categoria “Harley modificate”, a Sturgis.
Torna a Verona anche il tedesco Fred Kodlin, il customizzatore che più di ogni altro, fino ai primi anni ’90, ha monopolizzato la scena europea, dettando stili e tendenze, prima di sbarcare sul mercato statunitense. Kodlin ha vinto più volte la Daytona Bike Week ed è sempre ammiratissimo per la sua capacità di apparire radicalmente nuovo pur rispettando uno stile che ha nell’essenzialità il suo punto di forza.
Sempre dall’Europa, precisamente dall’Austria, giunge Peter Penz che ha iniziato a lavorare sulle moto nel 1983, per hobby, soprattutto dipingendole con un design rinnovato. La sua passione si è trasformata nel 1996 in un vero e proprio lavoro che gli ha fin qui riservato grandi soddisfazioni e riconoscimenti in campo internazionale. Particolarmente nota anche la sua attività di telaista avviata nel 1999 ed ugualmente apprezzata sia nei bike show di tutto il mondo sia dal mercato.
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