John Bolster Award
Gian Paolo Dallara, che è coinvolto in prima linea nella progettazione di vetture da competizione e stradali dal 1959, ha iniziato la sua carriera lavorando per aziende italiane come Ferrari, Maserati, Lamborghini (dove è stato responsabile per i progetti Miura ed Espada) e, infine, De Tomaso prima di fondare la “Dallara Automobili da competizione” nel 1972. L’azienda, che celebra il suo 40° anniversario il prossimo anno, è diventata nel tempo leader nella realizzazione di vetture da competizione commerciali, progettando e producendo auto in esclusiva per i campionati Indy Car, Indy Lights, GP2, GP3 e World Series Renault; domina inoltre in Formula 3 e offre attività di consulenza a rinomate case automobilistiche. La Dallara, dove lavorano circa 200 persone, disponde di attrezzature che rappresentano lo ”stato dell’arte”: nel 2012 inaugurerà anche una nuovissima struttura a Indianapolis negli Stati Uniti.
Dallara, ricevendo il premio, ha dichiarato:
“E ‘un onore e un piacere ricevere questo premio, sono orgoglioso per questo riconoscimento che valorizza il mio lavoro e soprattutto quello di tutta la mia azienda. A nome di tutti quelli che in Dallara lavorano così duramente e instancabilmente, vorrei ringraziare il mondo delle corse automobilistiche che riconosce il forte desiderio che noi in azienda condividiamo e che abbiamo elevato a nostro motto: “La ricerca dell’eccellenza”. Spero che continueremo per molti anni ancora a realizzare le più sicure e le più veloci auto da corsa al mondo.
Vorrei anche cogliere l’occasione per sottolineare il fatto che tutto il nostro lavoro è focalizzato sui clienti e che senza il loro continuo e leale sostegno nessuno dei nostri successi sarebbe stato possibile. A tutti loro va un grande ringraziamento”.
Durante il suo discorso ha anche reso omaggio a Dan Wheldon; a lui è ispirato il nome del nuovo telaio IndyCar.
“Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con Dan al simulatore e abbiamo potuto conoscerlo meglio”, ha spiegato.
“Abbiamo capito che persona fantastica era; non solo un pilota molto veloce, ma un professionista con una dettagliata conoscenza su come sviluppare una vettura. Dopo una giornata di lavoro, era davvero molto bello rimanere con lui e passare del tempo insieme”.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!