Edwards non correrà a Valencia
Colin Edwards non sarà in grado di salire in sella alla sua M1 per l’ultima gara del Campionato del prossimo fine settimana in programma a Valencia. Il pilota 37enne si sottoporrà ad intervento chirurgico per la lesione al braccio sinistro procuratasi nel fatale incidente di Sepang dopo appena due giri dal via. Edwards è stato esaminato lo scorso mercoledì dall’ortopedico specialista Dr. Henry Small presso lo University General Hospital di Houston, e i controlli hanno evidenziato la presenza diverse piccole fratture nella parte superiore dell’omero sinistro, l’osso che collega la spalla al gomito.
Al texano è stato diagnosticato un problema nella cartilagine che circonda la punta dell’osso dell’omero, e proprio per questo motivo entrerà martedì prossimo in sala operatoria. Con un programma di riabilitazione di circa 4 settimane, Edwards si vedrà costretto a rinunciare all’appuntamento di chiusura della stagione 2011 a Valencia, per altro l’ultimo con i colori Monster Yamaha Tech 3. Il team sta considerando la possibile sostituzione per il GP di Valencia e pubblicherà un comunicato al più presto sulla decisione presa.
Colin Edwards, Monster Yamaha Tech 3
“Per prima cosa vorrei ringraziare per i numerosi messaggi di supporto. Il vostro appoggio mi è stato di grande aiuto e conforto in questo momento difficile. I miei pensieri sono per la famiglia gli amici di Marco, una persona che mancherà molto a me e a tutta la comunità della MotoGP.Ho seguito il funerale in tv e avrei voluto essere lì di persona, ma purtroppo le mie condizioni fisiche non me l’hanno permesso. So che Valentino ha parlato con la famiglia di Marco a mio nome e lo ringrazio per questo. È stata una cerimonia toccante alla quale hanno preso parte tutti i suoi affetti più cari. Mi piacerebbe poter partecipare al GP di Valencia della prossima settimana per dare il mio sostegno alla MotoGP, ma ciò non sarà possibile a causa dell’intervento cui sarò sottoposto. La parte superiore dell’omero sinistro ha subito piccole fratture, ma fortunatamente non ci sono danni a livello nervoso, quindi dovrei essere in grado di recuperare al 100% in circa quattro settimane”.
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