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La Ferrari vuole conquistare il Giappone

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Al termine della stagione 2011 mancano solo cinque gare e la prima è in programma proprio questo fine settimana in Giappone. Nonostante la Scuderia Ferrari sia determinata a cercare di vincere una o alcune di queste prove, l’obiettivo principale è ora quello di concentrarsi sul prossimo anno. Come sempre accade in questo periodo, qualunque sia stato l’andamento della stagione, il lavoro è ben avviato sulla vettura del 2012, come ha spiegato Nikolas Tombazis, Chief Designer della Scuderia Ferrari: “In questo momento siamo nella fase di finalizzazione delle principali componenti, considerando che la produzione dei pezzi con dimensioni più grandi necessita di maggiori tempi di produzione. Questo vale soprattutto per il telaio, il layout generale della vettura, le sospensioni e il cambio. Alcuni di queste componenti sono ora nella fase di produzione, mentre altre sono giunte alla fase finale del processo di progettazione. Siamo nel bel mezzo dello sviluppo dell’aerodinamica ed è giusto dire che ora siamo completamente concentrati sulla nuova vettura”.
Il regolamento tecnico del prossimo anno non è molto diverso dall’attuale, e cinque gare rappresentano cinque ulteriori opportunità per testare nuove idee per il 2012. “Avendo accettato da un po’ che i titoli del campionato di quest’anno sono oggi fuori dalla nostra portata, il nostro sforzo principale è ora rivolto al prossimo anno”, ammette Tombazis.

“Le regole non sono cambiate poi tanto, sposando una generale stabilità, a parte le aree che coinvolgono il sistema di scarico. Alcune componenti della 150º Italia saranno quindi utili per il prossimo anno. Ciò significa che, nelle rimanenti gare, sperimenteremo nuove soluzioni, avendo questo obiettivo in mente. Per esempio, potremmo provare una nuova ala anteriore che ha un approccio diverso in termini di funzionamento. Dobbiamo cercare di imparare il più possibile, subito. Chiaramente speriamo che queste soluzioni siano positive anche per le restanti gare di questa stagione. Dal punto di vista dello scarico ci sono lezioni da trarre da ciò che abbiamo fatto finora, perché ogni approfondimento porta anche a dei benefici. I nostri avversari in questo ambito erano più avanti di noi nello sviluppo e questo ha dato loro un grande vantaggio. Le lezioni che abbiamo tratto da questa e da altre situazioni simili del passato, alla fine ci hanno sempre portato dei vantaggi”.

C’è stato un gran parlare di un nuovo approccio più aggressivo adottato dalla Scuderia nella progettazione e nello sviluppo e Tombazis spiega cosa questo significhi:”Spero che i risultati parlino da soli, quando presenteremo la vettura e, soprattutto, quando affronteremo le prime gare in calendario”.

“Un approccio più aggressivo è stato il risultato delle analisi che abbiamo effettuato dopo le sconfitte subite nel corso degli ultimi anni. Ci siamo resi conto che abbiamo avuto un modo di procedere un po’ troppo conservatore che ci aveva chiuso ad alcuni filoni di sviluppo. Quindi, per la vettura del prossimo anno, abbiamo sancito un metodo molto più aggressivo sul fronte aerodinamico, che ha richiesto un rapporto più stretto di lavoro con coloro che sviluppano la struttura della vettura stessa.
Questo, se da un lato rappresenta una sfida in alcuni ambiti, permette dall’altro più spazio per lo sviluppo aerodinamico. Un altro elemento del nuovo approccio sta nel modo di utilizzare la galleria del vento. Non solo sviluppiamo e mettiamo a punto quello che abbiamo, ma ad ogni sessione, introduciamo anche, alcuni nuovi concetti, che a volte non funzionano, ma che spesso possono produrre risultati interessanti “.
Tombazis è piuttosto evasivo quando gli viene chiesto di descrivere come sarà la vettura del 2012, anche se fornisce questa anticipazione: “Penso che visivamente, la nuova vettura sarà abbastanza diversa dalla precedente e sicuramente stupirà, come detto dal nostro Team Principal Stefano Domenicali quando ha visto il modello, sperando che le novità emergano soprattutto nei risultati. Ci siamo posti obiettivi ambiziosi che intendiamo mantenere e così, su questo fronte, sono abbastanza ottimista”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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