Cambia la pista ma non la performance di un pluricampione del mondo che nel corso di questo mondiale non riesce a trovare la giusta via del ritorno ai fasti di un tempo. Se in passato la classica frase che ritornava in ogni gara del Motomondiale era “Rossi c’è” ora purtroppo questa affermazione appare fuori luogo o come un qualcosa di rievocativo di una gloria che stenta a ritornare. Valentino Rossi e la sua Ducati Desmosedici nelle varie configurazioni (11 e 11.1) anche sul circuito di Misano accusano un enorme gap non solo rispetto ai velocissimi piloti Honda e Yamaha ma anche rispetto ai centauri di Team privati. Valentino lavora sodo, prova nuovi step configurativi che sembrano quasi rappresentare quel biglietto della fortuna capace di cambiare le sorti di un uomo.
Rossi da extraterrestre di un tempo ora nonostante non mostri al pubblico nessun segno di cedimento, attraversa probabilmente il periodo più brutto della sua grande carriera di campione.
Anche domani lo vedremo partire in undicesima posizione sperando in un miracolo …
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