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Lorenzo sfiora la vittoria in America

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Sul circuito di Laguna Seca il Campione del Mondo in carica, Jorge Lorenzo, è stato costretto ad uno sforzo sovrumano nel duello per il primo posto con Casey Stoner, per poi finire secondo sul podio dietro all’australiano. Lorenzo è stato artefice di una partenza perfetta che gli ha consentito di mantenere la prima posizione per 26 giri, prima di concedere la testa della gara a Stoner, anche per via degli effetti dell’incidente occorso ieri durante le ultime prove libere. Il compagno di squadra di Lorenzo, Ben Spies, è stato autore di una partenza meno perfetta del maiorchino, finendo addirittura al settimo posto, dietro a Valentino Rossi, al termine del primo giro. Dopo aver superato l’italiano nel corso del terzo giro, Spies si è finalmente potuto concentrare su Andrea Dovizioso e, dopo un recupero di quasi cinque secondi, è riuscito ad ottenere la quarta piazza a tre giri dal termine.
Il risultato di Laguna Seca lascia Lorenzo al secondo posto in classifica generale, a 20 punti da Stoner. Spies arriverà a Brno, dopo la pausa estiva, ancora al sesto posto ma a soli 10 punti da Valentino Rossi, quinto, e a 12 punti da Dani Pedrosa, quarto.

Jorge Lorenzo: 
“Sono stato fortunato, oggi, a finire la gara in seconda posizione: dopo l’incidente di ieri non pensavo che sarebbe stato possibile essere così veloce per tutta la gara. Dopo le qualifiche speravo di essere nelle condizioni di lottare per la vittoria ma talvolta la speranza non corrisponde alla realtà… Oggi Casey è stato più veloce di me e non riuscivo a tenere il suo passo, dopo il suo sorpasso. Inoltre le mie condizioni fisiche non erano perfette e questo mi ha rallentato ulteriormente. Comunque il secondo posto va bene, siamo a venti punti da Casey e ci riproveremo la prossima volta!”

Ben Spies: 
“Ho fatto una buona partenza ma nel tratto in salita, subito al primo giro, ho notato che non avevo abbastanza potenza. Poi sono rimasto intrappolato dietro a Valentino: ho provato a passarlo, ma in staccata lui è veramente un osso duro e quindi ci ho messo un po’. Quando ci sono riuscito ero lontanissimo da Dovizioso ma ho messo la testa nel cupolino e ho continuato a spingere. Sono felice di essere riuscito a prenderlo e di essere arrivato quarto. In generale è stata una buona gara per noi, eccetto i primi duecento metri! Mi sarebbe piaciuto essere sul podio e penso che il nostro pacchetto mi avrebbe permesso di lottare con Pedrosa. Queste sono le gare, però, e io ce l’ho messa veramente tutta come sempre”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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