Il Gran Premio di Germania e il Team Yamaha Factory Racing hanno regalato ai tifosi uno spettacolo da cardiopalma dal via fino alla bandiera a scacchi, grazie alle imprese di Jorge Lorenzo e Ben Spies, rispettivamente secondo e quinto al termine. Il Campione del Mondo in carica e vincitore del GP d’Italia si è conteso per tutti i trenta giri di gara il gradino più alto del podio con Dani Pedrosa e Casey Stoner. Dopo essere scattato dalla seconda posizione in griglia di partenza, Lorenzo ha seguito Stoner fino a 17 giri dalla fine, per poi condurre la gara nei successivi otto passaggi. I rivali sono poi tornati ad avere la meglio su Jorge con due sorpassi consecutivi, ma il pilota maiorchino ha continuato a lottare con grinta per poi tirare la zampata mozzafiato proprio all’ultima curva dell’ultimo giro, aggiudicandosi così la seconda posizione dietro al connazionale Pedrosa.
Intanto Ben Spies, alle prese con problemi di grip, si é fatto sfuggire il gruppo di testa alla partenza, ritrovandosi in sesta posizione dopo poche curve. Il pilota texano è poi stato ostacolato dal duello tra Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso, che hanno reso ancor più difficoltosi i sorpassi nella tortuosa pista del circuito tedesco. Spies è riuscito ad emulare il compagno di squadra Lorenzo proprio all’ultima curva dell’ultimo giro, sorpassando Simoncelli e afferrando la quinta posizione finale.
Ora Lorenzo si trasferisce a Laguna Seca con 153 punti in classifica e con 15 lunghezze dall’attuale leader. Il compagno di squadra Spies mantiene la sesta posizione e si porta a soli 13 punti da Valentino Rossi, quarto.
Joge Lorenzo: “Sono molto felice! E’ stata una gara fantastica! Da metà gara in poi ho avvertito un problema all’avambraccio sinistro e ho temuto di non poter spingere fino alla bandiera a scacchi. Poi, però, la moto di Casey ha avuto un cedimento a due curve dalla fine e così ne ho approfittato: ho aperto tutto il gas e l’ho passato. E’ stato un vero miracolo! Questo risultato è molto importante per noi e siamo molto felici e molto orgogliosi. Devo ringraziare la mia squadra che ha lavorato duramente per darmi una moto veloce. Sono stati fantastici.”
Ben Spies: “Purtroppo ho raggiunto il gruppo di testa troppo tardi ma ho spinto più forte che potevo. Mi è mancato un po’ di grip al posteriore proprio alla partenza e ho perso molto terreno, ma poi ho cercato di essere costante e di tentare il recupero. A tre giri dalla fine, quando ho raggiunto Simoncelli e Dovizioso, è scoppiato l’inferno: i due si davano una battaglia spietata e ad ogni mio tentativo di sorpasso me li trovavo di fianco, uno da una parte e l’altro dall’altra. La loro rivalità, seppur con fair play, ha ostacolato molto la mia rincorsa! Simoncelli alla fine è andato largo e così l’ho passato all’ultima curva. Avrei voluto passare anche Dovizioso ma la gara ormai era finita.”
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